Milano – Nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte distrazioni di fondi della Lega, la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati Umberto Bossi per l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato in concorso con l’ex tesoriere del partito Francesco Belsito per i rimborsi elettorali presentati nel luglio 2011.
Indagati anche i figli del senatur, Renzo e Riccardo, per l’ipotesi di appropriazione indebita sempre in concorso con Belsito, oltre al senatore del Carroccio Piergiorgio Stiffoni con l’ipotesi di peculato in relazione ai fondi del gruppo senatoriale della Lega che avrebbe utilizzato per scopi personali. Il quinto iscritto nel registro degli indagati è Paolo Scala con l’ipotesi di riciclaggio.
Dal canto suo, Roberto Maroni, ha scritto su Facebook questa mattina intorno alle 9:30: “Voglio una Lega unita, voglio una Lega forte, voglio una Lega viva. Una Lega che si concentra sulle cose da fare e non sulle menate interne, che progetta e governa, che dà risposte. Largo ai giovani e a chi è capace. Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c’è posto nella Lega del futuro”.