Entra nel vivo l’approvazione della Legge di Bilancio. Domani mattina si iniziare a votare gli emendamenti in commissione Finanze mentre la manovra dovrebbe approdare in Aula a Palazzo Madama. E’ questa la road map tracciata dal governo con i relatori, i rappresentanti dei partiti e i tecnici dei ministeri per organizzare i lavori sulla legge di Bilancio.
Ma non sono esclusi ulteriori slittamenti. Anche perché alla Camera il Dl fiscale, che è parte integrante della manovra, ha rallentato la sua corsa.
Oltre 4.550 emendamenti da tagliare a 700
Numerosi i temi da definire. A partire da un taglio di netto alla tassa sulla plastica e una riduzione delle “microtasse” di circa un miliardo. Il rinvio a luglio della lotteria degli scontrini. Lo stop alle multe per i commercianti che non aderiscano.
Ma non è detto che il rush del fine settimana riesca a sciogliere tutti i nodi. E che il testo arrivi al Senato lunedì prossimo. Sono infatti oltre 4.500 emendamenti presentati dai partiti alla V commissione del Senato.
Come ricorda il Sole 24 Ore,
“La prima scrematura scatterà per effetto della tagliola delle inammissibilità, con cui saranno eliminati i ritocchi non compatibili con il disegno di legge di Bilancio. Toccherà poi agli stessi partiti indicare, come di consueto, i cosiddetti “emendamenti segnalati”, ovvero quelli considerati realmente strategici e irrinunciabili.
Dopo gli ultimi contatti fra maggioranza e opposizione rimarranno sul tavolo della Commissione non più di 700 correttivi sui quali si giocherà a Palazzo Madama la vera partita sulla manovra, insieme agli emendamenti che arriveranno da Governo e relatori”.
Leader nella classifica delle proposte di modifica depositate in commissione Bilancio a Palazzo Madama è Forza Italia con 1.105 ritocchi, seguita dal Pd con 921, Lega con 905, Fratelli d’Italia (523), gruppo Misto (242), Italia Viva (240) e gruppo per le Autonomie (179).