La presentazione della legge di Bilancio, ex Legge di Stabilità, rappresenta, durante l’arco dell’anno, senza dubbio il momento più importante per l’economia del Paese: con essa il Governo stabilisce gli obiettivi finanziari che intende raggiungere nell’arco dei tre anni successivi, valutando gli effetti delle entrate e delle uscite economiche del bilancio dello Stato.
Per la sua approvazione sono previste una serie di scadenze e date chiave da tenere d’occhio:
Def, prima data chiave: 27 settembre
Entro quella data il governo deve varare la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def) attraverso la quale il governo mette a punto gli obiettivi programmatici del DeF presentato l’aprile precedente. In questo documento sono inoltre contenuti i nuovi parametri macroeconomci riferiti, tra l’altro, a Pil, rapporto deficit-Pil e debito pubblico-Pil.
Def al test UE il 15 ottobre
Il passo successivo nel cosiddetto ciclo di bilancio, inizia allora, quando, come tutti gli altri paesi dell’area euro, il Governo italiano deve trasmettere alla Commissione Europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio per l’anno successivo, ovvero un documento composto da di una serie di tabelle che riassume gli obiettivi della successiva legge di bilancio in termini di saldo di bilancio, la descrizione e la quantificazione delle misure contenute nella manovra.
20 ottobre, disegno di legge di bilancio
Entro questa data, l’Esecutivo presenta il disegno di legge di bilancio per l’anno successivo, dando inizio alla sessione parlamentare di bilancio. Il provvedimento contiene la manovra triennale (2019-2021) di finanza pubblica. nonché le misure (e la loro quantificazione economica) necessarie a realizzare gli obiettivi indicati nella nota di aggiornamento del Def. Con le conseguenti previsioni di entrata e di spesa.
30 novembre, la sentenza della Commissione Ue
È la data entro il quale la Commissione Ue deve esprimere un primo parere sulla legge di bilancio italiana (e su quella di tutti gli altri Stati membri), per verificare l’aderenza agli impegni presi sul fronte dei vincoli di finanza pubblica.
31 dicembre, via libera alla manovra
Entro questa scadenza, le Camere, danno il via libera definitivo alla manovra. Nel corso dell’iter parlamentare, in base alle richieste dei partiti, potrebbero poi intervenire delle modifiche. Modifiche potrebbero esserci anche in base alle indicazioni che verranno da Bruxelles.
Se enntro il 31 dicembre non viene approvata la legge di bilancio scatta l’esercizio provvisorio, caso in cui il Parlamento autorizza a riscuotere le entrate e a pagare le spese secondo il progetto. Tale autorizzazione può durare al massimo quattro mesi (quindi massimo fino al 30 aprile) e prevede che le spese possano essere effettuate nella misura di tanti dodicesimi quanti sono i mesi dell’esercizio provvisorio.