ROMA (WSI) – E alla fine il tanto annunciato e contestato taglio dell’Ires non entrerà in vigore dal 1 gennaio 2016, ma viene rinviato al 2017. A renderlo noto il premier Matteo Renzi parlando nella Sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini a Roma durante l’evento “Italia, Europa: una risposta al terrore”.
“Il governo proporrà nel prosieguo della legge stabilità di spostare, come già inizialmente previsto, al 2017 la diminuzione dell’Ires, ma impiegheremo 2 miliardi di euro per dare una risposta ai professionisti della sicurezza e dell’educazione. Un miliardo in sicurezza, uno nell’identità culturale”.
Il Presidente del Consiglio ha poi sottolineato l’impegno del governo a garantire la sicurezza dei cittadini proprio in un momento storico in cui altissima è la tensione dopo i tragici attentanti di Parigi. In particolare il Premier ha spiegato che la risposta al terrorismo non può essere solo securitaria.
“Per ogni euro in più investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in più investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una start up (…) ogni centesimo speso in sicurezza non sarà un costo ma un investimento se ci ricordiamo cosa stiamo difendendo: la nostra identità”.
Nei dettagli le misure prevedono l’investimento di 150 milioni di euro sulla cyber security e 50 milioni di euro per migliorare la strumentazione delle forze dell’ordine a fronte di chiarezza e riorganizzazione.
“Ad oggi le forze di polizia sono troppe, devono diventare 4 entro l’anno, la forestale entrerà nei Carabinieri”.
Tra le altre misure si prevede anche un bonus da 500 per chi compie 18 anni erogato sotto forma di carta da utilizzare in teatri, musei, concerti e cultura.
Ma c’è spazio anche per commentare il neo decreto salva-banche approvato in tutta fretta domenica scorsa e che potrebbe essere inserito nella Legge di Stabilità. Nel decreto rientrano ulteriore norme come quelle sulla defiscalizzazione delle piccole banche.