Critico sulla legge elettorale, dubbioso sulle elezioni anticipate. Giorgio Napolitano non poteva non intervenire nel dibattito di questi giorni, acceso dall’intesa raggiunta fra Pd, Fi, Lega e M5s sulla legge elettorale che si ispira al modello tedesco. Secondo l’ex Presidente della Repubblica:
I quattro leader di partito agiscono solo calcolando le loro convenienze. È semplicemente abnorme che il gioco e il patto extracostituzionale sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell’accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale che già sembra destinata a rendere più difficile la governabilità del Paese.
Anche il voto anticipato non è positivo per il Paese. Vengono proposte ipotesi di date per le elezioni e di conseguenza scadenze per governo e parlamentari, come la legge di bilancio 2018, senza dare motivazioni sostenibili.
Il voto anticipato è paradossale, è un colpo alla credibilità del Paese. In tutte le democrazie si vota alla scadenza naturale
Nel frattempo la legge elettorale è stata approvata in commissione ed è arrivata alla Camera. Il relatore della legge, deputato del Pd, Emanuele Fiano ha avvertito Beppe Grillo: “abbiamo fatto un accordo a quattro, è ovvio che se qualcuno si sfila cambia tutto, ma siamo ottimisti che non succederà”. Il riferimento è alle parole dette a Taranto da Grillo, secondo cui “stiamo facendo una legge elettorale che nessuno capirà”.