ROMA (WSI) – Bruxelles chiuderà un occhio anche stavolta sul debito dell’Italia? Fonti interpellate dall’Ansa, nel ricordare che il verdetto sulla Legge di Stabilità arriverà lunedì – al termine della riunione straordinaria del Collegio dei Commissari – sottolineano che è possibile che ci sia “una apertura di credito” nei confronti dell’Italia. “Il tema del debito troppo alto c’è”, riferiscono le fonti, ma la Commissione “al momento è orientata in senso positivo, in attesa di valutare l’impatto delle riforme”.
I Commissari dovranno studiare anche l’Annual Growth Survey (l’analisi sullo stato della crescita economica da cui si decidono le politiche della Commissione) ed il piano di investimenti che Jean Claude Juncker dovrebbe “presentare ufficialmente” mercoledì alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
I Commmissari non si focalizzeranno solo sul caso Italia, visto che nel mirino ci saranno anche la Francia e il Belgio. In tutto, la valutazione avrò come oggetto sei casi.
Sull’Italia, la correzione proposta è inadeguata. L’Italia ha infatti raggiunto con l’Ue un accordo che prevede uno sforzo strutturale maggiore (0,3% invece dello 0,1% inserito inizialmente nella manovra), ma la misura di certo non è sufficiente dal momento che, stando alle regole del Two-Pack, Roma dovrebbe avviare una correzione minima dello 0,5% per rispettare la ‘regola del debito’ che scatta nel 2016 ma che impone già nei tre anni precedenti una discesa costante della mole accumulata.
In realtà Bruxelles non è stata troppo rigida con l’Italia, che ha ignorato lo 0,7% di aggiustamento strutturale raccomandato, riuscendo anche a evitare l’imposizione di manovre.
Il motivo è che Bruxelles ha riconosciuto le ‘circostanze eccezionali’ invocate dal Governo ed ha applicato un ‘waver’, cioè una sorta di moratoria che in caso di recessione consente di sospendere il taglio del deficit strutturale, scrive l’Ansa. (Lna)