NEW YORK (WSI) – “Questo tipo di politica italiana verso l’Europa, molto aggressiva e incattivita, finisce per isolarci e rischia di farci diventare una seconda Grecia, piuttosto che il centro dell’Europa”.
E’ un giudizio duro quello espresso dall’ex premier Enrico Letta in merito alle recenti polemiche tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e la Commissione europa, che, in un’intervista alla Stampa spiega:
“Il nostro destino è sempre stato e deve restare lo stesso: Francia e Germania. Sì, devo esprimere una preoccupazione: ci stiamo isolando in modo preoccupante”.
E sempre sul contenzioso tra Roma e Bruxelles l’ex premier osserva:
“È evidente che non è facile chiedere flessibilità con una legge di stabilità in deficit e priva di spending review. Se la flessibilità diventa uno strumento per fare deficit, ci sono problemi. Il governo sta alzando la voce per coprire questa legge di Stabilità”. “Le polemiche anti-Ue per contendere voti a Grillo e Salvini – mette in guardia Letta – alimentano effetti controproducenti”.
Allargando lo sguardo all’Europa, Letta conclude:
“Dobbiamo saper cogliere l’occasione del referendum inglese per riformare l’Europa: così non va. Ma non la si riforma con l’anti-europeismo facile”.
“All’Italia serve stare in Europa anzitutto perché la geografia e la storia ci hanno immerso in un mare instabile. Per decenni abbiamo appaltato la politica di sicurezza agli americani e dunque se non stiamo dentro una rete di alleanze, dentro un sistema di difesa e di sicurezza, rischiamo di affondare. All’Italia serve un’Europa capace di gestire sicurezza e migrazioni, perché soluzioni nazionali non esistono. Non dobbiamo assolutamente staccarci, isolarci”.