Già alle prese con la crisi economica causata dalla pandemia, ora la BCE dovrà vedersela anche con il caro euro. Ieri la moneta unica ha raggiunto contro il dollaro quota 1,20, livello che non si vedeva da due anni.
Un fattore che complica i piani della banca centrale europea in una fase in cui, non sono solo i tempi della ripresa europea sono incerti, dopo il crollo del PIl nel secondo trimestre, ma anche l’inflazione non dà segni di accelerazione, alimentando allarmanti scenari deflazionistici.
Ma torniamo all’euro. Generalmente una valuta più forte rende le esportazioni meno competitive e deprime la crescita dei prezzi rendendo le importazioni più economiche. Questo vale soprattutto per la zona euro, in quanto fortemente dipendente dalle esportazioni.
Lagarde come Draghi?
Come ricordato da Bloomberg, in passato il rapido apprezzamento della moneta unica è stato guardato con sospetto dall’ex governatore della BCE Mario Draghi che ha spesso espresso preoccupazione sulle possibili conseguenze negative dell’economia. Ora il suo successore, Christine Lagarde, dovrà decidere se vuole o meno seguire le orme del suo predecessore.
Per avere un’idea più precisa, occorre attendere la conferenza stampa del 10 settembre, quando saranno disponibili le nuove previsioni economiche aggiornate.
“L’ euro/dollaro a $ 1,20 è una sorta di linea rossa”, ha spiegato Katharina Utermoehl, economista senior di Allianz SE. “Al momento non c’è davvero molto poco che la BCE possa fare se non quella di mantenere la porta aperta a un ulteriore aumento degli acquisti di asset nel corso dell’anno”.
Il rally non è finito
A rendere più grigio l’orizzonte, c’è poi il fatto che la corsa dell’euro non è finita. Secondo gli analisti di Bloomberg, dopo aver segnato +12% negli ultimi cinque mesi, l’euro allungherà ulteriormente il passo, guadagnando un altro 5% nei prossimi mesi.
Il recente trend della moneta unica sembra ricalcare quello che è successo nell’agosto 2017, quando ha brevemente superato il limite psicologico di $ 1,20. Si è poi ritirato rapidamente, come è successo oggi, per accelerare nuovamente fino a $ 1,2555 in quattro mesi. Ciò suggerisce che il passo indietro di oggi, è solo una pausa nel mezzo di una corsa al rialzo.