NEW YORK (WSI) – Mentre tra le polemiche, lo scorso 10 ottobre, i negoziatori di Usa e di altri 11 Paesi del Pacifico hanno siglato l’accordo di scambio transatlantico (TTIP), ovvero il più grande accordo di libero scambio nella storia recente, c’è chi avanza l’ipotesi che, nel totale riserbo, l’intesa sia in realtà già entrata in vigore in Europa, ben prima della sigla ufficiale dell’intesa. E i risvolti sembrano tutt’altro che tranquillizzanti.
Secondo un recente articolo pubblicato sul Guardian, Nick Dearden, direttore di Global Justice Now, avrebbe affermato che il consulente dell’UE, Damien Levie, si sarebbe lasciato sfuggire nel corso di una conferenza che il libero scambio significa “indebolire le norme minime vigenti concordate dall’UE”.
Levie avrebbe quindi detto, a questo proposito, che colture geneticamente modificate sarebbero state ammesse nell’area UE già prima della sigla dell’accordo.
Sempre secondo Levie, gli Stati membri del blocco a 29 “sarebbero poi al lavoro per approvare nuovi organismi geneticamente modificati (OGM), con ben cinque nuovi prodotti approvati finora”.
Fonte: Naked Capitalism