TRIPOLI (WSI) – Quattro dipendenti italiani della ditta Bonatti sono stati rapiti in Libia. Lo riferiscono i funzionari del ministero degli Esteri.
I lavoratori della società di costruzione controllata da Eni sono stati catturati mentre si trovavano nei pressi di un compound nella zona di Mellitah, tra Tripoli e il confine con la Tunisia.
L’Unità di Crisi della Farnesina si è attivata immediatamente per cercare di mettere in salvo i quattro.
In seguito alla chiusura dell’ambasciata italiana in Libia il 15 febbraio, il governo aveva dichiarato che la situazione del paese era di estrema difficoltà e aveva invitato tutti i connazionali a lasciare la Libia.
La Libia è divisa in due e sono almeno tre le fazioni, tra cui l’ISIS, che si battono per il controllo della nazione ricca di petrolio. La città di Zuaia, dove è avvenuto il fatto di cronaca, è sotto l’egemonia delle milizie islamiste che appoggiano il governo di Tripoli, a nord ovest del paese nordafricano.
I dipendenti di Bonatti sono stati catturati “mentre stavano rientrando dalla Tunisia”, come riferisce l’agenzia di stampa locale “Afrigate”.
(DaC)