New York – Muammar Gheddafi e’ morto durante uno scontro a fuoco e il suo cadavere sta per arrivare a Misurata. Lo riportano Al Jazeera e altri media nazionali libici, secondo cui a sparare sarebbe stato un ragazzo di 20 anni.
Secondo quanto riportato da Reuters il colonnello e’ stato catturato a Sirte mentre tentava di scappare e sarebbe a quel punto rimasto ferito a entrambe le gambe e alla testa prima di perdere la vita: lo riferisce Reuters, citando fonti del Consiglio Nazionale di Transizione.
Il colonnello stava cercando di salire su un convoglio che pero’ le forze della Nato hanno attaccato, racconta in una telefonata ricevuta da Reuters Abdel Majid, alto funzionario del CNT. Una volta catturato e’ stato portato via in ambulanza.
Anche il capo delle forze armate di Gheddafi, Abu Bakr Younus Jabr e’ rimasto ucciso durante l’operazione di cattura dell’ex leader libico, nell’ambito dell’offensiva finale degli insorti contro la citta’ natale del colonnello.
Il leader dei ribelli Mustafa Abdel Jalil si rivolgera’ a breve alla nazione in diretta televisiva. La dichiarazione della NATO: «Stiamo controllando le notizie che arrivano, ci vorrà tempo per confermarle. Se fosse vero che è morto sarebbe certamente un giorno storico per la Libia».
I ribelli leali Consiglio nazionale di transizione hanno annunciato oggi la caduta di Sirte. Nei giorni scorsi era stato espugnato l’altro caposaldo del gruppo lealista gheddafiano, Bani Walid.
“La caduta di Sirte è ormai imminente”, affermava oggi un comandante militare del CNT, sicuro che il bastione dei gheddafiani avesse le ore contate. “E’ l’ultimo giorno di battaglia, tra qualche ora annunceremo la liberazione di Sirte. Siamo già entrati in città e andiamo a cercare gli uomini di Gheddafi casa per casa” ha detto il colonello Hussein Abdel prima del raid di 90 minuti.
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Il CNT aveva annunciato che solo quando l’ultimo baluardo di Sirte sarebbe caduto, avrebbe iniziato a considerare “il paese liberato”. Sirte, Tripoli, Misurata e nelle altre citta’ protagoniste negli ultimi mesi del conflitto sventolano le bandiere della nuova Libia.