Economia

Libretti postali dormienti estinti: come recuperare le somme

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E’ scaduto il termine per i titolare di libretti postali dormienti al 30 novembre 2021  per dare disposizioni presso qualunque ufficio postale. Il libretto è stato estinto e le somme trasferite al fondo istituito dalla Finanziaria 2006 gestito da Consap.

Dallo scorso 22 marzo, la società guidata da Matteo Del Fante ha iniziato a disattivare i libretti postali dormienti, ovvero depositi che presentano somme pari o superiori a 100 euro, ma che non sono stati più incrementanti o utilizzati da 10 anni, per i quali le autorità hanno previsto nuove regole. La disattivazione fa seguito ad una comunicazione inviata agli utenti coinvolti alla quale occorre rispondere entro 180 giorni. Entro il 21 giugno 2022 i titolari dei libretti risultati ‘dormienti’ alla data del 30 novembre 2021 sono invitati a dare disposizioni in qualsiasi Ufficio Postale e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto, al fine di evitare, successivamente a quest’ultima data, l’estinzione del libretto”, spiega Poste in una nota.

I saldi dei Libretti dormienti sono trasferiti al Fondo gestito da Consap istituito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116.

Medesima procedura per i libretti dichiarati dormienti alla data del 31 marzo 2022: in questo caso, però, il termine per evitare l’estinzione è il 20 ottobre 2022.

 Libretti postali dormienti: cosa sono

I libretti postali sono uno strumento di investimento classificato a basso rischio, molto diverso in questo senso dal suo omologo bancario.

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano, i Libretti sono collocati da Poste Italiane dal 1875. Disponibili in diverse tipologie, per rispondere al meglio a tutte le esigenze, sono resi anche in forma dematerializzata, per prelevare e versare in sicurezza direttamente con la propria Carta Libretto.

I libretti di risparmio postale cosiddetti “dormienti” sono quelli non movimentati dal titolare da più di 10 anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme e che abbiano un saldo superiore a 100 euro.

Nella categoria dei “conti dormienti” rientrano non solo libretti di risparmio (postali e bancari) ma anche depositi di denaro, conti correnti bancari e postali, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, fondi d’investimento e assegni circolari per i quali non risultino operazioni o movimentazioni da parte del titolare del rapporto o di terzi delegati per un periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme o degli strumenti finanziari

I titolari dei libretti che hanno ricevuto una comunicazione da Poste Italiane in cui viene segnalata la dormienza del libretto, per evitarne l’estinzione ed il trasferimento dei relativi saldi al fondo sopraindicato, sono tenuti a inviare una comunicazione all’indirizzo riportato nella lettera ricevuta oppure ad effettuare operazioni a valere sul libretto entro il termine indicato nella comunicazione stessa. Sul sito di Poste è possibile consultare l’elenco dei libretti di risparmio dormienti ordinati in base al numero identificativo dell’ufficio postale presso cui sono stati aperti. Gli elenchi si possono consultare anche presso tutti gli uffici postali. Si può conoscere la situazione di un libretto anche chiamando il servizio clienti di Poste Italiane al numero verde gratuito 800.00.33.22.

Come recuperare i soldi

Tuttavia, anche nel caso in cui il libretto sia stato estinto, non tutto è perduto. E’ infatti possibile recuperare i propri risparmi: si hanno 10 anni di tempo per presentare richiesta. Le domande di rimborso possono essere presentate a Consap spa per via telematica oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede della società.