L’indice Global Exchange Private Equity (GXPEI) di State Street ha archiviato il terzo trimestre 2018 con rendimenti in leggero aumento al 3,03%. Secondo quanto riportato in un comunicato, la categoria dei fondi di venture capital mantiene il primato per il terzo trimestre consecutivo, con ritorni del 4,65%. Seguono i buyout, con un rendimento del 2,84%. Infine, i fondi di private debt, con ritorni trimestrali pari all’1,34%. L’indice GXPEI deriva direttamente da dati provenienti da limited partnership. Fotografa più di 2.800 miliardi di dollari di investimenti in private equity. Hanno partecipato oltre 2.900 partnership di private equity al 30 settembre 2018.
“Il 2018 potrebbe essere l’anno del record in raccolta fondi dalla crisi finanziaria”, ha affermato Anthony Catino, managing director, alternative investment solutions di State Street. “Nei primi tre trimestri del 2018, i fondi di venture capital e di private debt hanno superato il picco di raccolta post-crisi del 2017”.
I fondi con focus sugli Stati Uniti hanno registrato performance superiori rispetto a quelle delle altre regioni. Questo nonostante la crescita sia stata più lenta rispetto al trimestre precedente. Nel dettaglio hanno riportato ritorni nel terzo trimestre al 3,69%. In parallelo, quelli focalizzati sull’Europa hanno registrato un incremento trimestrale dei rendimenti pari allo 0,98%. I fondi focalizzati sul resto del mondo hanno guadagnato il 2,28%, in incremento rispetto al secondo trimestre.
Tra i settori presi in esame, per il terzo trimestre consecutivo il primo posto è occupato dai fondi dedicati all’information technology (+5,91%). Seguono i fondi del settore healthcare che hanno ottenuto ritorni pari al 4,59%. Mentre i fondi con focus sul comparto energetico scendono a quota 3,94% rispetto al 4,62% dell’ultimo trimestre.