L’innovazione non ammette improvvisazione
di Maurizio Pimpinella
Nello scenario economico italiano, le PMI ricoprono un posto speciale. Esse rappresentano, infatti, ben il 92% delle imprese attive sul territorio nazionale e, anche in virtù del fatto che generano da sole l’82% dell’occupazione, svolgono un ruolo altamente strategico per la ripresa economica e sociale del Paese.
A molte di queste imprese, inoltre, corrisponde spesso un ridottissimo numero di dipendenti o rispondono essenzialmente ad un unico professionista, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciò comporta.
Buona parte delle piccole imprese che popolano l’ecosistema produttivo italiano, infatti, hanno esigenze particolari commisurate alle loro dimensioni e difficilmente riescono a intercettare i trend del cambiamento e le iniziative di supporto che sono spesso concepite per soddisfare le esigenze dei grandi gruppi.
Oggi, il focus delle iniziative di supporto alla digitalizzazione e all’innovazione deve essere riorientato e messo al servizio delle PMI, dei territori e delle comunità locali con un approccio che parli a tutti in termini semplici, diretti ed efficaci.
Una recente ricerca CNA ha mostrato che tra le aree di maggiore interesse da parte delle PMI vi sono tutti aspetti che riguardano la trasformazione digitale tra cui:
-la creazione e l’indicizzazione di un sito,
-l’organizzazione interna,
-il marketing innovativo,
-l’assistenza evoluta al cliente,
-lo sviluppo del commercio elettronico.
Ciò che cozza, però, con la loro capacità di accedere effettivamente a finanziamenti, formazione e sostegno nello sviluppo innovativo. Secondo uno studio di Confindustria e Cerved, invece, il Covid non ha fatto altro che esacerbare una situazione che per le PMI, già dal 2017, viveva una fase difficile, sintomo che oggi non si può più davvero fare a meno di una profonda rivisitazione in chiave digitale coerente con l’ecosistema produttivo e coordinata tra tutti gli attori.
Innovazione, cosa fa l’Italian Digital Hub
L’Italian Digital Hub è nato per offrire costante supporto alle piccole imprese in virtù di una vasta rete di oltre 250 professionisti dislocati sul territorio e specializzati nel sostenere l’innovazione e lo sviluppo digitale delle PMI e la valorizzazione delle comunità locali nelle quali sono inserite.
In tanti parlano di digitale e di soluzioni tecnologiche, ma pochi sanno davvero di cosa si tratta. È arrivato il momento che gli improvvisati del digitale si mettano da parte e permettano agli altri di far crescere le filiere.
La predisposizione di una rete capillare di centri specializzati nel servizio alle imprese/PMI sul tech tranfer è di fondamentale importanza. Tra smart e south working, poi, le imprese sono diventate ancora più “diffuse” nei territori, permettiamo loro di svilupparsi in armonia con il contesto circostante attraverso iniziative mirate, semplici e fruibili grazie anche alla collaborazione degli enti di prossimità territoriale che possono giocare un ruolo determinante nella ripresa economica post pandemia contribuendo a valorizzare davvero le eccellenze di cui è ricca la nostra imprenditoria e il nostro territorio.