NEW YORK (WSI) – Si addensano le nubi sull’economia tedesca, le cui prospettive restano incerte alla luce delletensioni globali, come la crisi in Ucraina e il conflitto in Medioriente. E’ quanto evidenzia la Bundesbank, nel bollettino mensile, avanzando l’ipotesi che la forza della crescita del Paese sia a rischio.
La banca centrale tedesca sottolinea come le sanzioni emanate dai paesi occidentali contro la Russia, insieme alle contromisure adottate dalla Russia, abbiano colpito le imprese dipendenti dalle esportazioni, nonché alcuni settori dell’economia nazionale come l’edilizia.
I commenti della Bundesbank giungono pochi giorni dopo che l’ufficio di statistica ha riportato una stima preliminare del pil contratto dello 0,2% nel secondo trimestre rispetto al primo. “Una raffica di notizie sfavorevoli sul fronte internazionale ha affievolito le prospettive economiche della Germania nella seconda meta’ dell’anno” spiega Bundesbank nel suo bollettino mensile e “gli indicatori attuali mettono in dubbio le ipotesi su cui si erano basate le previsioni di primavera secondo cui l’andamento ciclico di fondo si sarebbe rafforzato ulteriormente nella seconda meta’ del 2014”.
Nulla di buono è messo in conto anche per l’intera economia della zona euro che, sempre secondo quanto sostiene la banca centrale tedesca, segnerà nella parte restante dell’anno una crescita più lenta di quanto inizialmente previsto. “Dopo la stagnazione del secondo trimestre, l’area euro guarda al ritorno di una crescita economica positiva, sebbene non al tasso previsto da molti analisti in primavera”, si legge nel bollettino.
Sul fronte della politica monetaria la Bundesbank definisce “giustificate nel complesso” le nuove misure espansive adottate dalla Bce in giugno, ma sottolinea i rischi di un surriscaldamento dei mercati finanziari e immobiliari, insieme ad una possibile riduzione dell’incentivo alle riforme per i governi.