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Lombardia e Liguria vogliono togliere sanzioni Russia

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NEW YORK (WSI) – I consigli regionali di Liguria e Lombardia si esprimeranno sulla risoluzione per riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia. Con un referendum la stragrande maggioranza degli abitanti della penisola ha deciso di passare sotto l’egida di Mosca.

A luglio, il 4 o il 5, gli amministratori e consiglieri delle due regioni italiane voteranno anche sull’eliminazione delle sanzioni contro la Russia. Lo ha detto a Sputnik un consulente di politica internazionale della Lega Nord.

Paolo Grimoldi ha spiegato all’agenzia russa RIA Novosti che il suo partito è contrario alle sanzioni, le quali vanno contro i principi e valori democratici dell’Europa e pertanto andrebbero tolte, anche perché hanno solo effetti controproducenti per l’economia e gli affari tra i due partner commerciali (Russia ed Europa).

“La Lega Nord è contraria alle sanzioni perché sono una pratica vergognosa che va contro i valori democratici europei. Sembra che l’Unione Europea sia gestita dalle lobby e dagli Stati Uniti”.

La Lombardia, il Veneto (che ha già chiesto per la cancellazione delle restrizioni contro i russi), la Liguria e altre amministrazioni regionali hanno inviato un messaggio molto chiaro a Roma: le sanzioni sono dannose in primo luogo per l’economia e l’industria italiana, in secondo luogo perché compromettono i rapporti diplomatici con la Russia.

I rapporti tra Russia e Unione Europea si sono iniziati a deteriorare nel 2014, con lo scoppio della crisi in Ucraina. Bruxelles, Washington e i loro alleati hanno introdotto una serie di sanzioni economiche contro la Russia dopo la secessione della Crimea dall’Ucraina e la riunificazione con la Russia.

Mosca è accusata di partecipare attivamente nel conflitto armato nella parte orientale dell’Ucraina e di fornire un supporto ai ribelli. Il Cremlino nega un suo coinvolgimento militare e ha avvertito che le sanzioni occidentali sono controproducenti per tutti e rappresentano una minaccia alla stabilità mondiale.

In risposta alle sanzioni, Mosca ha introdotto misure restrittive contro l’Occiente, per esempio imponendo un embargo del cibo su alcuni dei prodotti provenienti dai paesi che hanno firmato le sanzioni punitrici.

Embargo cibo in Russia pesa su imprese italiane

Entrambe le questioni (sanzioni e annessione della Crimea) sono questioni molto delicate, che hanno provocato e provocano tuttora grande tensione tra Europa e Russia. Non va dimenticato che in Ucraina è ancora in corso una sanguinosa guerra civile tra i ribelli filo russi dell’Est del paese e le forze pro europee governative.

Le autorità di Kiev dovrebbero considerare la riunificazione della Crimea con la Russia come l’inizio di una vera e propria decomunizzazione dell’Ucraina, secondo quanto dichiarato il governatore della Crimea, Sergey Aksenov, intervenendo al secondo Forum di Livadia dedicato ai problemi e alle prospettive del mondo russo.

Aksenov ha inoltre osservato come siano diversi e spaziosi i territori che l’Ucraina ha ereditato dall’era sovietica. “La Crimea, le regioni a sud-est e occidentali sono quasi la metà del territorio dello stato ucraino indipendente del 1991”.

Fonte: Sputnik