NEW YORK (WSI) – Un nuovo studio dell’agenzia immobiliare Savills, che possiede diverse sedi a Londra, ha fatto notare che sono necessari l’equivalente di 18 nuovi villaggi olimpici se non si vuole sprofondare in una crisi immobiliare senza precedenti e che potrebbe creare grossi problemi a alla capitale inglese.
È il Telegraph a riportare la notizia e le parole di Susan Emmett, direttrice di Savills: “Se non stiamo attenti, la carenza di case inizierà ad avere un impatto sulla capacità di Londra di competere. Inizieremo a vedere aziende che ci penseranno due volte prima di venire in una città dove non possono permettersi di far alloggiare i propri dipendenti”.
La popolazione della capitale inglese oggi è di circa 8,2 milioni e al momento vi è una media di sole 28.500 nuove case costruite per anno, con un deficit annuale di 21.500.
La crescente popolazione che si prevede nei prossimi anni, potrebbe portare entro il 2021 ad una carenza di case, a meno che il tasso di costruzione corrente raddoppi a 50.000 nuove case l’anno.
Oltre ai “nuovi possibili arrivi”, vi sono anche liste di attesa infinite per le case popolari, moltissimi giovani professionisti incapaci di lasciare la casa dei genitori e abitazioni dove compaiono extra camere in affitto convertendo, ad esempio, il salone.
Questi, secondo Savills, sono tutti segnali di una crisi che va risolta al più presto.
Aggiungendoci poi un’offerta in progressiva diminuzione, a causa dei prezzi crescenti, ecco allora ingrandirsi ulteriormente il problema, in un momento in cui l’economia del Regno Unito sta cercando di incoraggiare le imprese d’oltremare ad avviare un business sulle coste britanniche e quindi allontanandosi proprio dalla capitale.