Metropoli ridisegnate in funzione della silver economy, è questo uno dei trend di lungo periodo che potrebbe interessare l’Italia. A evidenziarlo è un report de Il Sole 24 ore che ha rielaborato i dati demografici forniti dall’Istat e aggiornati al 1° gennaio 2023, fornendo anche un’interessante proiezione al 2031.
Gli anziani in aumento
In particolare, secondo quanto emerge dalla ricerca, oggi un anziano residente in Italia su tre vive in una qualche città metropolitana. Ciò significa che quasi una persona su quattro che risiede nelle città metropolitane ha almeno 65 anni, con un picco del 28% di popolazione over 65 a Genova (la più anziana) mentre Napoli (la più giovane) detiene il record opposto con il 22%. Di questo 35% di over 65 che vive nelle aree metropolitane, quasi la metà (il 45%) risiede proprio nei comuni capoluogo, quasi un terzo è distribuito tra prima e seconda cintura urbana e il restante 24% nelle periferie più lontane dai centri.
Come cambiano le metropoli
Le aree urbane analizzate dal report de Il Sole 24 ore sono Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina e Cagliari. E si approfondisce quanto crescerà la quantità di anziani da qui ai prossimi 8 anni. Nel 2031 la città che si stima vedrà il balzo più significativo in termini di prevalenza di persone anziana sarà proprio Napoli, con un +19,5% complessivo e addirittura un +26% di over 65 nella seconda cintura urbana del territorio. Fra i comuni capoluogo, l’incremento di anziani più consistente riguarda Roma (+17,1%) e la prima e seconda cintura di Cagliari (rispettivamente +27,7% e +30%).
Queste cifre evidenziano come le città saranno costrette a ridisegnare i propri sistemi di servizi per cercare di andare incontro alla presenza della popolazione statisticamente più vulnerabile in termini sanitari. Il 2031 è vicinissimo e si stimano evidenti diversità da città a città. Ogni zona dovrà valutare l’evoluzione demografica e organizzarsi di conseguenza.
Il legame con le assicurazioni
La longevità è strettamente collegata al tema delle assicurazioni, che possono aiutare a vivere più serenamente la terza età. Un esempio è la Long Term Care, assicurazione che copre le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana (azioni semplici come muoversi, lavarsi e mangiare), con conseguente menomazione dell’autosufficienza, non necessariamente dovuta a malattia o infortunio, ma anche a senescenza. Questo è solo uno dei tanti esempi pratici che possono legare anzianità e assicurazioni.
L’approfondimento in diretta
Il tema della longevità sarà trattato nel secondo panel del nostro evento “Il valore dell’assicurazione”, in programma il 26 ottobre che verrà trasmesso in diretta streaming su tutti i nostri canali e in cui approfondiremo anche il caso Eurovita.