Economia

Lufthansa in profondo rosso, rischia di uscire dal Dax. Ok a salvataggio di Stato da 9 miliardi

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Si allarga il rosso dei conti Lufthansa, che ha annunciato una “profonda ristrutturazione” di tutti i suoi rami. Nel primo trimestre, la compagnia aerea tedesca ha registrato una perdita netta di 2,1 miliardi di euro.
Il dato, che si confronta con il rosso di 342 milioni di un anno fa, è stata determinata principalmente dalla svalutazione della flotta per 266 milioni, del servizio di catering LSG North America per 100 milioni e della controllata low-cost Eurowings per 57 milioni.

A peggiorare la situazione, la crisi del coronavirus che ha “pesato in una maniera senza precedenti sul nostro risultato” ha spiegato l’amministratore delegato Carsten Spohr, secondo cui “la domanda si riprenderà solo molto lentamente, per questo dobbiamo controbilanciare con una ristrutturazione di vasta portata”,  in una nota senza fornire altri dettagli.

Lufthansa sta quindi considerando l’ipotesi di cedere, nel medio periodo, alcuni asset considerati non strategici e prevede anche ristrutturazioni e tagli dei costi in alcune compagnie controllate.

Tornando ai numeri, i ricavi del gruppo nel primo trimestre sono diminuiti del 18% a 6,4 miliardi di euro mentre le riduzioni dei costi dovrebbero compensare solo parzialmente il calo delle entrate nel trimestre. L’Ebit rettificato è a -1,2 miliardi di euro nel primo trimestre 2020 (anno precedente: -336 milioni di euro). Per fine anno, la compagnia aerea si prepara a una forte contrazione dell’Ebit adjusted nel 2020 rispetto ai 2 miliardi del 2019.

Il piano di aiuti

Ieri, intanto, il consiglio di sorveglianza del gruppo ha approvato ieri il pacchetto governativo di salvataggio da 9 miliardi di euro, che implicherà la cessione di alcuni preziosi slot di atterraggio alle compagnie aeree rivali.

Secondo i termini dell’accordo, il governo tedesco otterrà una quota del 20% nel gruppo, che potrebbe aumentare al 25% più un’azione nel caso di un tentativo ostile di acquisizione, in aggiunta all’assegnazione di due posti del consiglio di sorveglianza.

Lufthansa sarà anche costretta a cedere ai rivali fino a 24 slot di decollo e atterraggio presso gli aeroporti di Francoforte e Monaco.

Secondo gli analisti, la compagnia aerea sarà rimossa dall’indice blue-chip tedesco di riferimento, il DAX. Lufthansa è quotata sull’indice di Francoforte sin dalla sua nascita, nel 1988. L’operatore della Borsa, Deutsche Boerse, dovrebbe decidere domani.