MILANO (WSI) – Luxottica accelera ulteriormente al ribasso a Piazza Affari all’indomani del tonfo seguito al nuovo terremoto ai vertici del gruppo. Le azioni lasciano sul terreno il 4,5% a 35,62 euro, facendo segnare i nuovi minimi dell’anno. Ieri il cda, terminato in tarda serata, ha ratificato l’addio del Ceo Enrico Cavatorta e l’assunzione temporanea di tutte le deleghe esecutive da parte di Leonardo Del Vecchio. Sospesa per il momento la nomina a Co-Ceo di Massimo Vian, come aveva proposto invece il patron. Dal board si e’ dimesso il consigliere Roger Abravanel per disaccordo sull’attuale governance.
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Il Cda di Luxottica ha sospeso la decisione proposta dal presidente Leonardo Del vecchio di cooptare Massimo Vian al ruolo di co-amministratore delegato con le deleghe per l’area Operations e Prodotto. La nomina resterà congelata fino a quando non verrà trovato anche l’a.d. competente su mercati e corporate. Nel frattempo tutte le deleghe vanno a Del Vecchio. Il titolo, intanto, crolla a Piazza Affari (-9,2%) e a Wall Street (-9,07%).
Dietro le quinte c’è però un vero e proprio terremoto legato alla famiglia Del Vecchio che rischia di minare il rapporto con tutto il management. Il fulmine a ciel sereno è stato l’addio improvviso di Enrico Cavatorta, che aveva assunto il ruolo di capo azienda solo un mese fa. Il manager del gran rifiuto, stimato dal patron Leonardo Del Vecchio che l’aveva voluto come amministratore delegato sul ponte di comando dopo l’addio di Andrea Guerra, ha deciso dopo un colloquio cordiale di 3 ore con il presidente nella nuova sede di Piazza Cadorna. Il suo addio avrebbe dovuto consentire di far entrare in consiglio il consulente Francesco Milleri, persona gradita alla moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, ma non all’a.d. uscente.
All’epicentro del sisma c’è una famiglia numerosa e non proprio unita, almeno negli affari, con la signora Del Vecchio che vorrebbe subito Milleri in Cda, come persona di massima fiducia. E’ la prima volta che il patron di Luxottica, padre di 6 figli avuti da 3 relazioni differenti, si trova alle prese con questioni che vanno al di là delle scelte operative o strategiche per il gruppo. Lo strappo con Andrea Guerra a fine agosto, del resto, si era consumato proprio per questioni di strategia industriale, mentre qui si tratta di mettere ordine tra gli azionisti, che sono poi i famigliari dello stesso Del Vecchio, dopo la richiesta dell’attuale moglie, che è madre di Leonardo Maria Del Vecchio, di entrare in società con il 25% delle azioni. Una richiesta che rende necessaria la limatura del pacchetto pari al 16,38 di Delfin, la cassaforte di famiglia, titolare del 61,35% di Luxottica, in mano a ciascuno dei figli.
Del Vecchio possiede solo l’1,72% della scatola finanziaria e dispone delle quote in mano ai figli a titolo di usufrutto, quindi, in caso di successione, si potrebbe aprire un contenzioso legale tra la signora Zampillo ed almeno 5 dei 6 figli di Del Vecchio sulle rispettive quote di spettanza. Sulla limatura degli attuali pacchetti in dote ai Del Vecchio junior, però, la situazione è complicata dal rifiuto dell’attuale compagna di Del Vecchio, Sabrina Grossi, madre e per questo rappresentante dei minori Luca e Clemente, che non sembra proprio disposta ad accettare le condizioni proposte. Per questo Del Vecchio ha contestualmente annunciato un riassetto della Delfin per evitare di vedere crollare per faide familiari un gruppo che fattura oltre 7 miliardi di euro in tutto il mondo.