ROMA (WSI) – Occupy Parlamento entra nella fase due: decine di deputati del Movimento 5 Stelle hanno occupato oggi la sala Mappamondo della Camera dove e’ prevista una riunione della Commissione speciale. Lo riferiscono a Reuters funzionari di Montecitorio, aggiungendo che la riunione dovrebbe svolgersi comunque.
Dopo l’invito alla ‘autoconvocazione’ esteso ieri a tutti i gruppi, i grillini passano al contrattacco poiche’ si sono visti negare dai Questori di Montecitorio, annuncia Roberta Lombardi, l’accesso alle aule di commissione. La Commissione speciale dovrà esaminare il provvedimento sui debiti della Pubblica amministrazione nei riguardi delle imprese varato sabato dal governo.
Il Movimento 5 Stelle ha precisato di non voler in nessun modo scendere a “inciuci” per l’elezione del Capo dello Stato che prendera’ il posto di Napolitano e che avra’ la responsabilita’ di incaricare il prossimo governo, se mai uno si formera’, oppure di sciogliere le Camere, potere di cui non e’ in possesso l’attuale presidente della Repubblica, in quanto entrato nel semestre bianco, gli ultimi sei mesi del suo mandato settennale.
Il movimento fondato da Grillo e Casaleggio scegliera’ online il proprio candidato alla presidenza della Repubblica, consultando gli iscritti al portale. Il verdetto uscira’ martedi’, ma la consultazione parte gia’ da questa mattina, secondo queste regole: “La proposta dei candidati verrà effettuata da tutti coloro abilitati al voto l’11 aprile dalle 10.00 alle 21.00.
Per ora, secondo le ultime indiscrezioni, si fanno i nomi di Gino Strada, Roberto Benigni, Stefano Rodotà, Ferdinando Imposimato, ma anche Gustavo Zagrebelsky, Milena Gabanelli, Salvatore Borsellino, Dario Fo. Possibili outsider, una serie di magistrati tra cui Ilda Boccassini, Gian Carlo Caselli e, un po’ a sorpresa, Gherardo Colombo.
La votazione successiva sui primi 10 candidati selezionati si terrà sul sito beppegrillo.it due giorni prima della votazione in aula (quindi martedì 16 aprile, ndr) sempre dalle 10.00 alle 21.00. Per votare le persone devono aver inviato il documento digitalizzato alla pubblicazione di questo articolo, 30 marzo 2013, ed essersi iscritte al MoVimento 5 Stelle entro il 31/12/2012″.
Beppe Grillo ha ribadito ieri sul suo blog la contrarietà agli ‘inciuci’ alla vigilia del primo giorno di ‘presidenziarie’ e, a Montecitorio, è stata prima la presidente dei deputati, Roberta Lombardi, poi il deputato grillino Alessandro Di Battista a sgombrare il campo da ogni ipotesi di convergenza su eventuali nomi proposti da altri partiti.
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Nomi come quello di Romano Prodi che il comico genovese il 30 marzo scorso aveva tirato in ballo direttamente sul suo blog quando aveva rilevato che “il Pdl vuole un presidente di garanzia, un salvacondotto per i processi dello psiconano” mentre il Pd “un presidente di garanzia, che lo tuteli dalla prossima bomba ternmonucleare del Mps” e che quindi “entrambi vorrebbero un presidente che non agiti ciò che è calmo ma calmi piuttosto ciò che è agitato): non un Pertini – aveva dedotto Grillo – ma neppure più modestamente un Prodi che cancellerebbe Berlusconi dalle carte geografiche”. Parole che molti hanno interpretato come una sorta di ‘endorsement’.
Il Professore tuttavia non è stato esente dagli attacchi feroci del comico genovese in questi anni: “Valium Prodi”, “Alzheimer-Prodi”, tanto per fare un esempio, lo definiva Grillo nel settembre 2007 quando lo incontrò a Palazzo Chigi per consegnare all’allora presidente del Consiglio alcune proposte di legge di iniziativa popolare. Poi c’è chi ricorda l’incontro di Prodi con Gianroberto Casaleggio qualche mese prima delle elezioni a un pranzo organizzato dal World Economic Forum: “Prodi mi ha riconosciuto e salutato”, ha detto il guru a 5 stelle in una intervista al Guardian. Ma nulla più.
Il senatore 5 stelle Andrea Cioffi su Radio 2 ieri ha sostenuto che Grillo “non ha mai detto” che Prodi sarebbe meglio di Massimo D’Alema e Giuliano Amato, come gli attribuisce oggi Repubblica.
E’ certo però che, arrivati alla quarta votazione, quella per cui sarà sufficiente la maggioranza assoluta per eleggere il successore di Giorgio Napolitano, quando probabilmente ‘la rosa di nomi’ si sarà ristretta, ci sarà un’assemblea dei parlamentari grillini. Lo ha affermato Lombardi: “Dovremo continuare a votare il nostro nome per la presidenza della Repubblica” in tutte le votazioni “ma è una mia opinione, non ne abbiamo ancora discusso in assemblea”.
Le ha fatto eco Di Battista: “Voteremo e continueremo a votare il nome che avremo scelto per la presidenza della Repubblica in tutte le votazioni. Ma nei dettagli ne discuteremo in assemblea”. Anche secondo il deputato Andrea Cecconi “se si ripresentasse il caso-Grasso che si presentò al Senato, dovremmo riconsultare la base e fare altri incontri tra noi. Magari senza streaming”.
Dalle pagine del suo blog Grillo parla di vera democrazia. “La coppia Bed & Breakfast, Bersani e Berlusconi, decide nelle segrete stanze il Presidente dell’inciucio escludendo di fatto ogni partecipazione popolare mentre il M5S avvia una consultazione pubblica e democratica attraverso i suoi iscritti. Chi tra i due ha ‘un deficit di democrazia interna’”? Con questa domanda sul suo suo blog Beppe Grillo ha aperto la consultazione on line fra gli iscritti M5S per la selezione del candidato da votare per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica,
Da “oggi – ha ribadito Grillo, ricordando le modalità operative di partecipazione alla consultazione on line – gli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012 che abbiano inviato i documenti digitalizzati, potranno proporre il loro candidato per la Presidenza della Repubblica fino alle ore 21. Luned’ 15 aprile, poi, i primi dieci candidati saranno votati per scegliere il nome che sarà indicato dal gruppo parlamentare del M5S”. Coloro che hanno il diritto a proporre il nome del prossimo candidato a presidente della Repubblica riceveranno comunque oggi una e-mail con il dettaglio delle istruzioni.