Il Movimento 5 Stelle starebbe valutando la possibilità di formare un’alleanza europeista con il presidente francese Emmanuel Macron e per farlo avrebbe contattato un economista del Soros Fund Management. La notizia è stata diffusa da Il Foglio nell’articolo ‘M5S “En Marche“‘, dove si spiega che Luigi Di Maio “sogna la svolta macroniana a Bruxelles“. Il leader del primo partito d’Italia avrebbe dato un’indicazione al gruppo del M5s al Parlamento europeo: “Stiamo per andare al governo, è arrivato il momento di lasciare il gruppo degli euroscettici”.
Secondo l’articolo, la svolta pro europea del gruppo avverrebbe tramite l’unione all’Europe en Marche del presidente francese Emmanuel Macron. A parte lo scoop di Il Foglio, che citava una fonte anonima, ha fatto parlare anche l’intervista del Corriere della Sera all’economista del fondo di investimento del finanziere miliardario George Soros. Nel testo si fa capire che il M5S dovrà scegliere tra l’Europa e la Lega: “L’uomo di Macron: le porte sono aperte purché non facciano un’alleanza con la Lega“, è quanto viene riportato nel pezzo che porta la firma di Federico Fubini.
L’intervista è stata fatta a Shahin Vallée, che, tuttavia, non avrebbe legami diretti al momento con il movimento del presidente francese. Come ricorda anche l’autore dello scoop David Carretta su Il Foglio, infatti, Vallée lavora per il Soros Fund Management ed è stato consigliere economico di Macron solo in passato, tra il 2014 e il 2015.
Da parte sua, Europe en Marche ha negato qualsiasi colloquio con il Movimento 5 Stelle “I valori progressisti di apertura e umanesimo che formano la colonna vertebrale di Europe en Marche non sono compatibili con le posizioni populiste e apertamente euroscettiche del M5S”, si legge in un comunicato stampa. La notizia dell’avvicinamento del Movimento 5 Stelle a posizioni europeiste ha lasciato sorpresi in molti, viste le opinioni euroscettiche degli albori dell’M5S.
Sottolinea per esempio in un commento il sito a cui partecipa tra gli altri il noto editorialista del Financial Times Wolfgang Munchau, Euro Intelligence, “questa notizia è sorprendente dato il presunto antieuropeismo del partito. La realtà è che il movimento ha rinunciato da lungo tempo all’idea di un referendum sull’euro“. Già all’inizio del 2017 il Movimento 5 Stelle aveva tentato il cambio di gruppo al Parlamento europeo ma l’alleanza con i liberali europei dell’Alde era in seguito fallita per il mancato sostegno dei liberali.