Mercati

M&A: in Italia tengono banco le operazioni sopra 1 mld di euro, come sarà il 2025

Nel 2024 in occidente sono state annunciate oltre 6.600 operazioni di m&a nel tech, equamente distribuite in Europa e negli Usa, per un controvalore di oltre 408 miliardi di euro, in crescita (+26,6%) rispetto ai 322 miliardi del 2023. A fronte di un numero di operazioni rimasto stabile in Usa e in Europa, a trainare i volumi è la crescita della dimensione delle operazioni statunitensi (+38,5% i volumi). Lo rileva un’analisi di Klecha & Co. – investment bank paneuropea indipendente specializzata nei settori tech – che dedica il suo nuovo insight report al bilancio del 202 e alle prospettive dell’attività di M&A (“merger and acquisition”, “fusione e acquisizione”) nel settore tecnologico italiano ed europeo.

M&A, come è andato il 2024 in Italia

Se in Europa – secondo la ricerca – è stato il settore tecnologico a fare la parte da leone (un’operazione su tre pari, circa 3.230,  ha riguardato il settore tecnologico), l’Italia è in controtendenza. Nel nostro Paese, il numero delle operazioni di aggregazione nel tech, rimasto stabile (-0,5%) a quota 210.

Particolarmente rilevante è stata invece la crescita del numero dei megadeal, ovvero operazioni dal valore superiore al miliardo di euro, passati da 3 nel 2023 a 12 nel 2024 tra i quali spiccano l’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Fastweb per 8 miliardi di euro e l’acquisizione di TIM Sparkle da parte di Retelit per 700 milioni di euro.

Tornado al tech, l’Italia, con 13 miliardi di euro, contribuisce a circa 1/10 del volume complessivo dei deal tech europei del 2024. Tale valore si confronta con i 23,8 miliardi del 2023 che tuttavia includevano un megadeal di eccezionale dimensione, ovvero TIM-KKR che da solo valeva 22 miliardi di euro.

Per quanto in calo dal punto di vista numerico, le acquisizioni realizzate dalle aziende tech sono state 150 (-3,8% annuale). Segue il Private Equity con 31 operazioni, in deciso aumento (+47,6%) rispetto al 2023, nonostante una crescita contenuta al 10,4% del totale delle operazioni realizzate da questi player in Italia (149 in tutti i settori). Infine, le aziende partecipate dal Private Equity hanno chiuso 29 operazioni, in calo (-14,7%) rispetto al 2023.

Cosa succederà nel 2025

Nel 2025 gli esperti di Klecha & Co stima scommettono che possa crescere ulteriormente l’incidenza del tech italiano sul totale delle operazioni europee, non solo in termini di numero, ma anche di volume. Si ritiene, infatti, che possa proseguire il trend già in atto nel 2024 che ha visto quadruplicare il numero dei megadeal e che cresca la dimensione media delle singole operazioni. Questi potranno essere trainati anche dal Private Equity, sempre più attivo in Italia, che beneficerà, anche a livello europeo oltre che negli USA, di un costo del debito atteso in costante discesa.

Stephane Klecha, Co Fondatore e Managing Partner di Klecha & Co. ha dichiarato:

“Il tech conferma il proprio dinamismo a livello globale e l’Italia, oltre ad essere in controtendenza rispetto all’Europa per numero di operazioni, vede un significativo aumento dei megadeal e il crescente interesse del private equity. Sono certo che l’apporto di nuovi capitali consentirà alle eccellenze del Paese di giocare da protagoniste la partita strategica del consolidamento europeo che deve accelerare se vogliamo essere competitivi nel nuovo sistema globale. Guardando al 2025 mi aspetto che il tech italiano continui ad attrarre in modo crescente non solo la finanza, ma anche le aziende che decideranno di acquisire le tecnologie utili allo sviluppo e digitalizzazione del proprio business. Siamo entrati in una nuova era dell’m&a: se per anni abbiamo assistito ad operazioni di investimento e consolidamento nel tech, oggi è invece funzionale, in modo trasversale, allo sviluppo di tutti i settori. E ci sono tutte le premesse per un anno eccezionale per il tech italiano”.