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MACRO E MERCATI: COSA ASPETTARSI OGGI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – Eventi Odierni
In Germania è atteso l’indice Zew di ottobre che potrebbe risentire negativamente della crisi dei mutui americani e del rafforzamento dell’euro che penalizza le esportazioni.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi nella parte a medio e lungo termine della curva risentendo dell’andamento negativo delle borse. In rialzo invece i tassi a breve termine della curva. Lo spread sul 2-10 anni si è portato a 19 pb dai 23 di venerdì. Sul monetario l’Euribor a 3 mesi è stato fissato a 4,65%, mentre l’overnight è sceso sotto il 4%. Continua a salire l’Itraxx Crossover, tornato sopra 280 pb. Oggi oltre allo Zew tedesco, gli operatori resteranno in attesa dei dati americani e di nuovi spunti sul fronte azionario (attese altre importanti trimestrali negli Usa). Sul dieci anni la resistenza continua a collocarsi al 4,55%.

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Negli Usa nel corso della notte Bernanke ha dichiarato che il settore immobiliare continuerà a pesare sulla crescita anche nel 2008, sebbene finora l’impatto sui consumi generali sia stato limitato grazie all’andamento positivo dei redditi. La Fed continuerà a monitorare la situazione attentamente ed agirà di conseguenza per supportare un efficiente funzionamento dei mercati, sostenere la crescita economica e la stabilità dei prezzi. Le condizioni del mercato creditizio sono migliorate rispetto ad agosto, ma il pieno recupero necessita tempi maggiori. Infine ha aggiunto che la Fed è preparata a modificare il proprio atteggiamento qualora segnali di inflazione tornassero ad essere sostenuti. I tassi di mercato sono lievemente calati con lo spread 2-10 anni stabile intorno ai 46pb. Nonostante l’ottimo dato di ottobre relativo al settore manifatturiero dello stato di NY, le borse hanno preso la via del ribasso, sulla scia della trimestrale di Citigroup che ha evidenziato un calo del 57% dei profitti trimestrali, ma soprattutto ha annunciato che le condizioni creditizie potrebbero peggiorare nel quarto trimestre. Oggi i mercati obbligazionari potrebbero essere influenzati dai numerosi dati macro in arrivo dagli Usa, ma anche dall’andamento dei listini azionari. Sul decennale il supporto si colloca intorno al 4,63%, mentre l’area di resistenza è individuabile intorno a 4,72-75%.

Valute: il Dollaro continua a mantenersi su livelli elevati verso Euro oscillando intorno area 1,42. Nel corso della giornata sono attesi numerosi dati macro che potrebbero comportare una certa volatilità. Nel breve i livelli di resistenza si collocano a 1,4243 e 1,4282, mentre il supporto più vicino si colloca intorno a 1,4150. Lieve apprezzamento dello Yen sulla scia del ribasso dei listini azionari, con la valuta nipponica molto sensibile all’andamento delle borse a causa delle operazioni di carry trading. Verso Dollaro la resistenza si colloca intorno area 118-118,20. Verso Euro la resistenza più vicina si colloca a 167,70 circa.

Materie Prime: forte rialzo del prezzo del greggio Wti salito a nuovi livelli record poco al di sotto degli 87$/b a causa delle tensioni tra la Turchia ed i ribelli curdi situati in Iraq, che rischia di ridurre la produzione di greggio del paese. I prezzi hanno anche beneficiato dell’annuncio dell’Opec secondo cui la produzione esterna al cartello sarà minore delle precedenti previsioni. In rialzo l’oro salito ai massimi dal 1980 poiché la crescita del greggio e la debolezza del Dollaro, rende il metallo appetibile come copertura contro l’inflazione. Tra i metalli industriali in rialzo il rame (+1,1%) che ha anch’esso beneficiato della debolezza del Dollaro e del buon dato macro Usa del pomeriggio. Tra gli agricoli, fortissimo calo del caffè che ha perso oltre il 6%, variazione negativa maggiore degli ultimi 2 anni, a causa della pioggia caduta in Brasile che potrebbe ridurre i danni al raccolto causati dalla siccità.

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