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MACRO & MERCATI: OCCHI PUNTATI SUI BOND AMERICANI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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di WSI.

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(WSI) –
In area Euro attesa la pubblicazione degli indici Pmi del settore manifatturiero e servizi di giugno, che in base al consensus mediano di Bloomberg News dovrebbero rimanere pressoché invariati rispetto a maggio. Negli Usa atteso l’indice della Fed di Filadelfia sul settore manifatturiero, che potrebbe confermare i recenti segnali di miglioramento.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti, interessando soprattutto la parte a breve e medio termine della curva con volumi piuttosto elevati sui future. Lo spread sul 2-10 anni si è ristretto portandosi sopra i 15 pb. In lieve rialzo le breakeven inflation sul decennale. Per oggi non sono attesi movimenti di rilievo con gli operatori che resteranno in attesa dell’apertura dei mercati Usa. Sul dieci anni la resistenza rimane intorno al 4,67%.

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Negli Usa tassi di mercato nuovamente in rialzo nel pomeriggio dopo aver toccato il supporto di 5,05% sul decennale. I volumi non sono stati molto elevati ed inoltre il rialzo ha interessato molto più il comparto dei tassi swap piuttosto che i titoli obbligazionari in senso stretto. Il comparto più colpito dalle vendite è stato quello decennale con un irripidimento del segmento 2-10 anni di circa 3 pb, senza mutazioni di rilievo delle aspettative di inflazione. Nel frattempo Greg Ip, noto editorialista del Wall Street Journal, ha anticipato che la Fed la prossima settimana potrebbe ancora enfatizzare il rischio inflazione a causa del permanente basso tasso di disoccupazione.

Più in generale la penalizzazione dei mercati obbligazionari è sembrata essere ricollegata al clima di rialzo generalizzato dei tassi da parte delle banche centrali, dopo la forte propensione ad agire in tal senso emersa dalle minute dell’ultimo incontro della Bank of England, la decisione in tal senso della banca svedese ed infine dalla previsione di accelerazione dell’inflazione da parte della banca centrale danese. La fase di ritracciamento dei tassi dopo i forti rialzi dei giorni scorsi potrebbe temporaneamente essersi conclusa. Per oggi il primo livello di resistenza si colloca a 5,15-5,18% sul decennale. Il supporto è sempre fissato a 5,05%.

Valute: Dollaro stabile verso Euro con oscillazioni molto contenute. Ribadiamo la resistenza a quota a 1,3420-1,3435. Primo supporto rilevante a 1,3375. Prosegue la debolezza dello Yen sui timori che i bonus stagionali dei lavoratori di giugno siano investiti all’estero nella ricerca di rendimenti più elevati. Verso Dollaro continua a mantenersi prossimo ai minimi degli ultimi 4 anni, con il cross che ha creato un livello importante di resistenza intorno a 123,75. Verso Euro il cross continua a posizionarsi poco al di sotto del record storico di 166,11.

Materie Prime: in marcato ribasso il prezzo del greggio Wti in seguito al forte aumento delle scorte di greggio e benzina annunciato dal Dipartimento dell’Energia Usa. Nelle giornate precedenti il prezzo aveva toccato i massimi degli ultimi 9 mesi. Intanto lo sciopero in corso in Nigeria sembrerebbe non avere danneggiato per ora la produzione. Positivi gli industriali con il rame (+1,4%) che si sta apprezzando a causa di possibili scioperi in programma oggi nell’America Latina. Ancora un calo per il Nichel (-2,5%) su timori che la Cina possa ridurre la produzione di acciaio inox, per il quale viene impiegato il metallo. Negativi i metalli preziosi, in crescita gli agricoli.

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