“C’è una storia da fare insieme”: così il presidente francese Emmanuel Macron intervistato da Fabio Fazio sulla Rai.
Vedo gli ostacoli ma credo che tra i nostri Paesi ci sia il cuore, l’amicizia e l’amore; e so che questo cuore ci permetterà di andare al di là degli ostacoli per l’Europa e per noi.
Così Macron intervistato da Fazio con due obiettivi: da un lato, il Capo dello Stato desiderava mostrare la sua buona volontà per allentare le tensioni tra i governi dei due paesi, ma dall’altro ha approfittato di questo incontro per lanciare la sua campagna europea o almeno, i primi frutti.
Nel commentare le proteste del movimento dei Gilet Gialli, Macron ha anche ammesso di aver commesso degli errori. In piena campagna elettorale in vista delle elezioni europee di fine maggio, Macron ha detto di voler andare “oltre i malintesi che a volte possono insediarsi nella vita politica o economica e che sono per me, secondari”.
Macron non ha mai menzionato direttamente il capo del governo Giuseppe Conte o nessun altro leader italiano. Tra gli italiani che cita il presidente francese ci sono solo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che incontrerà a Parigi, il 2 maggio, per il 50esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
Macron: TAV concilia modernità e tecnologia
Dopo aver parlato a lungo del suo amore per l’Italia, i suoi viaggi, le sue letture, Napoli, il presidente francese ha affrontato uno dei dossier caldi di divisione tra i due paesi: la linea Torino-Lione. Secondo Macron la TAV è un progetto in grado di conciliare “modernità ed ecologia”.
Per la Tav sono stati fatti molti lavori, svariate analisi: è un progetto molto importante e molto atteso. E’ una scelta fatta da predecessori, e confermata. Ma le tecnologie permettono di conciliare modernità ed ecologia. So che ci sono molte vulnerabilità, in modo particolare sul tracciato e le valli: credo che le risolveremo con la concertazione, ma non credo che possiamo lasciare la scelta alla società”.
Su Di Maio e i gilet gialli Macron afferma:
“Con l’Italia c’è stato un malinteso. Alcune affermazioni eccessive, ma dobbiamo andare oltre. C’è stato un malinteso, ci sono state alcune affermazioni eccessive, ma queste peripezie non sono gravi, bisogna andare oltre.
In merito alle elezioni Ue il numero uno dell’Eliseo afferma che “c’è bisogno di un’Europa forte per palare sia ad americani che cinesi. Siamo di fronte a una crisi della democrazia occidentale, crisi di efficacia, c’è bisogno di un’Europa più forte anche se bisogna riconoscere l’urgenza della richiesta di personalità dei popoli”. Ma occorre “ricostruire un’Europa più unita e più forte. È il cuore della campagna che si apre. Alcuni difendono i nazionalismi, ma io mi batterò con forza perché dobbiamo rispettare le identità dei popoli ma costruire un’Europa forte e sovrana.
“Mi rammarico per la collera che riparte, i vecchi odi, il razzismo, l’antisemitismo. Sono il sintomo del malessere della nostra civiltà, è l’odio verso l’altro. Ma se non rispettiamo l’altro le nostre società muoiono. Dobbiamo lottare e prevenire le cause di questo odio. Antisemitismo e razzismo vogliono tradire la storia. Ogni volta che abbiamo creduto a questo discorso d’odio era per non vedere i nostri problemi. E abbiamo costruito la guerra”.