“Hanno ragione, sono il loro oppositore principale. Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio. Se vogliono vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione”. Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, rimanda al mittente le accuse del premier ungherese Viktor Orbàn, che pochi giorni fa ha definito l’inquilino dell’Eliseo come “il principale oppositore” dei sovranisti europei.
E nel rilanciare la sfida, Macron alza la posta, includendo nel novero dei ‘nemici’ anche il ministro dell’Interno italiano e leader leghista, Matteo Salvini.
“Immigrazione, economia… Due visioni europee si contrappongono: una visione nazionalista e una visione progressista. Alcuni vogliono rompere l’Europa e la sua solidarietà” ha scritto su Twitter, mentre è in visita a Helsinki. “Il nostro ruolo in qualità di progressisti è rendere l’Europa un’entità politica che protegga i suoi cittadini. Questo è ciò che credo dal primo giorno”, ha aggiunto in un altro tweet.
Dietro lo scontro tra le due fazioni, come ricorda il Corriere, non c’è solo lo spirito europeista, ma le elezioni europee di maggio 2019.
“Se si considera che in Francia c’é un nemico del nazionalismo, della politica dell’odio, dell’Europa che deve pagare quel che ci fa comodo e non impone alcuna forma di responsabilità e solidarietà, hanno ragione” ha detto Macron. “Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi – ha aggiunto – dovremo prendere decisioni approfondite per affrontare il tema della migrazione, questo implica serietà e spirito di responsabilità, restando fedeli ai nostri valori, come il diritto d’asilo, con una vera politica nei confronti dei Paesi d’origine e interna”.
Immediata la risposta di Salvini, secondo cui
“il principale avversario di Macron, sondaggi alla mano, è il popolo francese. Al posto di dare lezioni agli altri, inviterei l’ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere. L’Italia non è più il campo profughi d’Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!”. Ribadisce Salvini sui suoi canali social. “Da inizio 2017 ad oggi la Francia del ‘bravo Macron’ ha respinto più di 48.000 immigrati alle frontiere con l’Italia, comprese donne e bambini. Sarebbe questa l’Europa ‘accogliente e solidale’ di cui parlano Macron e i buonisti?”.
Nonostante il tono piccato, spiega La Stampa, il ministro italiano è in realtà felicissimo che il presidente francese si dichiari suo avversario: è la consacrazione a leader dell’Europa populista, un successo di visibilità internazionale.