PARIGI (WSI) – Il nuovo inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron avverte il brusco calo di popolarità rilevato dagli ultimi sondaggi, circa 8 punti in meno a luglio, e corre ai ripari strigliando i suoi ministri.
Parlando al Consiglio dei ministri lo scorso 12 luglio, come riporta il sito Le Figaro, alla presenza dei suoi più stretti collaboratori dal portavoce Christophe Castaner al segretario di Stato Julien Denormandie fino a Richard Ferrand (capogruppo LREM), Macron ha tracciato le priorità assolute da perseguire onde evitare che il suo governo si riveli un vero e proprio buco nell’acqua usando parole a dir poco pittoresche.
“Da certi vostri rapporti mi arriva un puzzo di pipì di gatto (…) Non lasciatevi richiudere nella comodità dei documenti redatti dalle vostre amministrazioni vedrete, se continuate, nel giro di 10 mesi sarete scomparsi”.
A togliere il sonno al giovane presidente la tecnocrazia come spiega il quotidiano parigino. Macron vorrebbe già attuare un repulisti all’interno del suo governo, mandando via i responsabili che non si dimostrano all’altezza e punta il dito contro la sua comunicazione che a suo dire deve cambiare: dopo la fase iniziale dominata dai simboli ora si deve puntare alle spiegazioni. Occorre tenere uno sguardo critico sul proprio operato – dice Macron ai suoi – ricordando che “se qualcosa non va, niente è scolpito nel marmo”.