ROMA (WSI) – Il settore oleario spagnolo si mobilita per evitare che il gigante Deoleo finisca in mani italiane.
Eppure proprio il gruppo iberico controlla ben cinque marchi di olio di oliva italiani tra i piĂą conosciuti: Bertolli, Carapelli, Sasso, San Giorgio e Montolivo, oltre al marchio di olio di mais Maya.
Deoleo è stato messo in vendita dall’attuale assetto proprietario, che include le banche Bankia, CaixaBank Kutxabank e la finanziaria Mare Nostrum, e all’asta si sono presentati in sette, tra cui il Fondo strategico italiano controllato da Cassa depositi e prestiti.
In lizza ci sono anche il gruppo americano Bunge, diversi hedge fund e finanziarie speculative, Carlyle, Cvc e Pai Partners, e secondo quanto riporta El Pais anche il Rhone Group, dove opera Alonso Aznar, figlio dell’ex premier JosĂ© MarĂa Aznar.
Nel quadro fornito dal quotidiano iberico, vicino alle posizioni socialiste, le ipotesi di cessione a fondi speculativi o al gruppo statunitense non sembrano destare grandi polemiche. Invece quella di un passaggio di mano agli italiani sì: “il settore si mobilita per evitare il controllo italiano”, scrive El Pais. E più in generale “le associazioni del settore e di categoria hanno chiesto incontri con le autorità nazionali e andaluse per assicurare che il controllo del gruppo resti ion ani spagnole”.
E secondo El Mundo, quotidiano invece più vicino ai conservatori del premier in carica Mariano Rajoy, il governo è altrettanto ostile all’offerta italiana, alla quale ha riservato una accoglienza “fredda”.
Le offerte avanzate sono tutte sul 100 per cento del capitale e ad oggi, secondo entrambi i quotidiani, sono tutte inferiori ai 42 centesimi con cui ieri Deoleo ha chiuso in Borsa. Tanto che stamattina a Madrid le azioni della societĂ reagiscono accusando ribassi, con un meno 1,23 per cento a 0,4050 euro. (TMNEWS)