LONDRA (WSI) – I contribuenti di alcuni dei quartieri piu’ poveri del Regno Unito pagano per alcuni dei piu’ ricchi manager di fondi pensione della City. E’ una delle tante fotografie del paradosso generato da questa crisi finanziaria. Causata dagli errori commessi da banche e autorita’ politiche, risparmia i piu’ abbienti, gravando su PMI, classe media e indigenti.
In totale l’anno scorso 347 milioni di sterline sono state versate ai manager dai fondi pensione dei consigli locali britannici, una cifra aumentata del 9% rispetto ai £319 milioni pagati nel 2011.
Nel Regno Unito, il costo complessivo delle commissioni e’ tra i piu’ alti d’Europa. Sarebbe un po’ come aggiungere 15 sterline a ogni bolletta recapitata alle famiglie di Inghilterra e Galles.
L’incremento del contributo chiesto ai cittadini e’ di piu’ del doppio superiore al valore di un investimento nei fondi pensione, che e’ salito di circa il 4% a quota £158,6 miliardi. E’ chiaro che con questo sistema i contribuenti britannici perdono dei soldi.
Nel commentare i risultati della ricerca, il segretario delle comunita’ e delle amministrazioni locali, Eric Pickles, ha sottolineato che i consigli locali dovrebbero impegnarsi per arrivare a una riduzione di questi costi, che pesano troppo sui contribuenti pubblici.
Dall’analisi svolta dal Daily Telegraph sui numeri relativi a 89 fondi pensione locali di Inghileterra e Galles, emerge un’enorme disparita’ esistente tra i fondi pensione, con alcuni di questi che hanno visto una riduzione delle commissioni, mentre altri hanno riscontrato crescite esponenziali del prezzo da pagare.