Economia

Manovra 2020: tagli al cuneo fiscale per tre miliardi, torna il fondo famiglia

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Tre miliardi di taglio delle tasse sul lavoro nel 2020, abolizione del superticket per le prestazioni specialistiche sanitarie già dal prossimo anno. E l’ingresso in manovra di un fondo per la famiglia.

Sono queste le principali novità emerse dal vertice notturno sulla legge di bilancio a Palazzo Chigi. Un vertice cominciato ieri sera poco dopo le 22, e durato circa tre ore, per permettere alla maggioranza di governo di trovare un’intesa sulla manovra che questa sera o domani al massimo dovrebbe essere all’esame del Consiglio dei Ministri.

Il premier, Giuseppe Conte, e il ministro del’Economia, Roberto Gualtieri, si sono confrontati con i capi delegazione dei partiti di maggioranza, Dario Franceschini, Roberto Speranza e Teresa Bellanova. Assente il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per i pentastellati era presente Riccardo Fraccaro.

Sulla scena, si scontrano Iv e M5s sulla proposta di Matteo Renzi di abolire quota 100, che per Luigi Di Maio è inaccettabile. Ma i nodi da sciogliere non finiscono qui: fino all’ultimo mancano le coperture, anche perché ciascuna voce richiede una decisione politica. Si ipotizza di ricavare, ad esempio, circa 400 milioni dai giochi e una cifra più bassa dalla revisione al rialzo delle accise sui tabacchi. Ma poiché quest’ultimo intervento potrebbe far aumentare il prezzo delle sigarette, la scelta viene lasciata ai partiti.

Sotto i riflettori c’è poi l’assegno unico per i figli. Si parla di un fondo per la famiglia, che apra la strada all’assegno vero e proprio. In questo fondo confluirebbero le risorse per i servizi alle famiglie, da quelle per lo stop alle rette degli asili nido ad altri bonus. Sarebbe questa la base per creare in un secondo momento l’assegno unico per i figli.

Da discutere fino all’ultimo sono anche due interventi che il Movimento vorrebbe nel decreto fiscale: l‘innalzamento delle soglie minime per il carcere agli evasori (il Pd vorrebbe parlarne in una legge collegata alla manovra, lasciando nel decreto fiscale solo la confisca dei beni degli evasori) e le compensazioni dei crediti Inps e Inail.

E’ invece accantonata l’idea di abbassare la soglia per il contante, da 3000 a 1000 euro. A seconda delle risorse, si capirà anche se si riuscirà a cancellare, per tutto il 2020 o magari da metà anno, i superticket nella sanità.