Società

Manovra 2025: allo studio pensione per statali a 70 anni

Inizia a prendere forma la riforma della pensione del governo Meloni che dovrebbe far parte della manovra di bilancio 2025 il cui cantiere si è già aperto. E’ il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a sganciare la bomba che riguarda i pensionati statali.

Nella bozza di articolo che potrebbe essere inserita nella manovra finanziaria del 2024, emerge una proposta significativa per il settore pubblico: i dipendenti pubblici potranno essere trattenuti in servizio fino ai 70 anni, con l’obiettivo di affiancare e tutorare i nuovi assunti.

Pensione statali a 70 anni: la proposta del ministro

Questa misura non sarà obbligatoria, ma a discrezione delle singole amministrazioni e dei lavoratori stessi. In cambio del mantenimento in servizio di un dirigente, verranno sospese nuove assunzioni per lo stesso importo di spesa, ma solo fino a un limite del 10% delle capacità assunzionali. L’obiettivo principale è mantenere inalterati i costi del personale e ridurre le spese previdenziali.

E’ lo stesso ministro a parlarne nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.

Trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria, inserendo il provvedimento nella legge di bilancio. E, allo stesso tempo, assumere 350 mila giovani entro il 2025, dopo i 173 mila assunti nel 2023”. “Dobbiamo essere capaci di promuovere un sistema di gestione delle persone in grado di valorizzare le competenze, i talenti, la capacità di far accadere le cose, che nella Pubblica Amministrazione oggi non esiste. Il  merito non esiste. Dobbiamo introdurre questo valore …. “Alla fine del 2021 l’età media dei dipendenti pubblici era di 51 anni e 3 mesi; oggi siamo a 49 anni e mezzo. Nel 2009 l’età media era di 43 anni. Per la prima volta, quindi, vediamo un’inversione di tendenza, è un altro segnale. Da qui nasce l’ipotesi di un rinvio del pensionamento”.

E continua Zangrillo: “Nel costruire il piano di bilancio di medio termine settennale, da inserire nella prossima legge di bilancio, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti abbiamo ragionato di approfondire l’opportunità di trattenimento in servizio fino a 70 anni. Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani”.

Pensioni minime: le altre ipotesi allo studio

Ma non solo la pensione per gli statali a 70 anni. Sono tante le misure allo studio. Secondo le ultime indiscrezioni a tenere banco sul tema previdenziale anche l’innalzamento dell’assegno minimo a 650 euro al mese.

Nel contesto della manovra finanziaria e delle discussioni all’interno del centrodestra, si sta aprendo il dibattito sull’incremento delle pensioni minime, con Forza Italia che sta lavorando a un piano per portare l’assegno minimo a 650 euro al mese. Questo piano, stimato a costare circa 1 miliardo di euro, potrebbe essere finanziato attraverso la rimodulazione delle agevolazioni fiscali (tax expenditures) e la riduzione delle spese improprie dell’INPS legate all’assistenza. Una possibile misura di contenimento dei costi prevede l’applicazione di questo incremento solo ai pensionati sopra i 75 anni, considerando anche i carichi familiari e il patrimonio del singolo.

Forza Italia, oltre a questo piano, continua a chiedere privatizzazioni più rapide, incentivi alle imprese e la riduzione degli sprechi, con l’obiettivo di proteggere i più deboli e il ceto medio, penalizzato negli ultimi anni. Il deputato Alessandro Cattaneo ha evidenziato anche la necessità di ridurre l’aliquota Irpef mediana dal 35% al 33%.

Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e leader di Forza Italia, ha rilanciato un obiettivo più ambizioso: raggiungere i 1.000 euro al mese per le pensioni minime entro la fine della legislatura, con un orizzonte fissato al 2027.