Economia

Pugno duro di Austria e Olanda: “procedura di infrazione contro Italia”

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Pugno duro di Austria e Olanda nei confronti dell’Italia. La decisione del governo gialloverde di non arretrare sulla manovra scatena i falchi europei, che chiedono l’avvio di una procedura di infrazione contro Roma.

Il governo italiano con i messaggi populisti sta “tenendo in ostaggio il suo stesso popolo” ha affermato il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger, avvertendo che l’Austria insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di deficit se l’Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione. Loeger ha manifestato il proprio disaccordo con la posizione del ministro Tria: “contrariamente a quanto sostiene il mio collega non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo”. E ha aggiunto che “l’Italia rischia di diventare un successore del modello greco”.

Il dibattito scatenato dalla manovra italiana assume particolare importanza in vista delle prossime elezioni europee. Sulla stessa linea Amsterdam, che si dice delusa sulle decisioni del governo italiano sulla manovra.

“Poco sorprendente ma molto deludente che l’Italia non abbia rivisto il suo piano di bilancio. Le finanze pubbliche italiane sono sbilanciate ed i piani del governo non porteranno ad una robusta crescita economica” ha osservato il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra sulla lettera inviata dall’Italia a Bruxelles. “Questo budget è una violazione del Patto di stabilità e crescita. Sono profondamente preoccupato. Ora sta alla Commissione europea fare i passi successivi”.

Seccata la replica del vicepremier Luigi Di Maio alla richiesta di procedura d’infrazione da parte di Austria e Olanda: “Sono tre mesi che la invocano”.

Nessun commento è invece per ora arrivato da Bruxelles che, pur avendo ricevuto  la lettera, e averla pubblicata sull’apposito sito dedicato alle bozze di bilancio 2019 dei Paesi Ue, per ora non commenta ufficialmente i contenuti del nuovo documento. La Commissione si sta prendendo infatti il tempo necessario a un’analisi minuziosa del testo, e le valutazione, come quelle per i bilanci degli altri Paesi, saranno pubblicate il 21 novembre.

Nel coro delle critiche piovute contro l’Italia nelle ultime ore si aggiunge anche il vicepresidente della Commissione europea per il mercato digitale, Andrus Ansip, che, rispondendo a una domanda sulla lettera di risposta sulla manovra italiana, ha confermato:

 “Quando si è nella famiglia dell’eurozona, bisogna rispettare regole che noi stessi ci siamo dati. Fare debito con i soldi dei contribuenti non è un’idea intelligente. In Italia c’è un governo intelligente e spero che saranno in grado di trovare buone soluzioni”.

Infine, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombroivskis, in un tweet che riprende una sua intervista di martedì al portale lettone Delfi, fa sapere:

“I piani del Governo italiano sono controproducenti per l’economia italiana stessa, e ora i tassi d’interesse sul debito sovrano sono una volta e mezzo più alti di un anno fa”.