Economia

Manovra d’autunno: sì a flat tax, sparisce il bonus 80 ma Salvini smentisce

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No all’aumento anche parziale dell’Iva, sì a quota 100, e naturalmente flat tax e reddito di cittadinanza. Questi dovrebbero essere i capitoli che entreranno a pieno diritto nella prossima legge di bilancio in autunno. A deciderlo ieri il secondo summit estivo del governo sulla manovra a cui hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Salvini e Di Maio, il ministro delleconomia Giovanni Tria,  quello per gli Affari europei Savona, Erika Stefani, responsabile degli Affari Regionali, e la titolare del Sud Barbara Lezzi.

“Per il reddito di cittadinanza, avanti a gonfie vele. Sulla riforma della Fornero: sarà nella manovra? Mi auguro di sì (…) Clausole di salvaguardia è un termine un po’ troppo gentile. Dobbiamo ricordarci sempre che se l’Iva rischia di aumentare e con noi non aumenterà è perché quelli di prima ci hanno lasciato dei debiti: facevano dei provvedimenti senza coperture economiche che poi dovevano pagare l’anno dopo gli imprenditori aumentando l’Iva”.

Così ieri a fine vertice Di Maio ma le vere scelte saranno fatte solo in autunno. Per finanziare tutte le misure previste il governo giallo-verde starebbe pensando in primis di rottamare il bonus Renzi degli 80 euro, destinato ai lavoratori dipendenti sotto i 26 mila euro di reddito che in autunno, se così stanno le cose, sarà azzerato, ed utilizzato per finanziare il primo modulo della flat tax per le persone fisiche, che debutterà con la Legge di Bilancio del 2019, insieme all’estensione della tassa forfettaria del 15% per le imprese. Altre risorse arriveranno dal riordino delle agevolazioni fiscali e dagli introiti della pace fiscale che ieri, fonti governative, hanno  escluso verrà estesa ai grandi evasori.

All’indomani del vertice però Matteo Salvini ha negato che il governo abbia intenzione di togliere il bonus 80 euro.