Sergio Mattarella ha firmato l’autorizzazione alla presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio da cui esce il taglio alle pensioni doro che, come scrive Il Sole 24 Ore, dovrebbe rientrate attraverso un emendamento nel corso dell’iter parlamentare.
108 articoli quelli che compongono la manovra del governo giallo-verde che per il momento su riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza si limita solo a stanziare a due fondi e affida le regole a disegni di legge collegati e successivi.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha precisato ieri che reddito di cittadinanza e quota 100 “sono provvedimenti che devono essere fatti e devono essere fatti bene. Partiranno quando sarà tutto pronto per partire”, ma non slitteranno certamente per motivazioni di ordine contabile. Nell’ultima versione spunta una maxi sforbiciata alla Regioni che non dovessero adeguarsi al taglio ai vitalizi di presidenti e consiglieri regionali, e salta l’incremento al fondo per la famiglia. Sforbiciata anche per diversi crediti di imposta. Il governo programma di risparmiare 3,9 milioni da quello nei confronti delle sale cinematografiche, 1,2 milioni dalle librerie e 375 mila euro dalle imprese editoriali. All’articolo 18 si parla dell’istituzione di “una Struttura di missione per il supporto alle attività del Presidente del Consiglio dei ministri di coordinamento delle politiche del governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privatu che prenderà il nome di Investitalia.
L’inizio dell’esame del testo da parte della Camera dovrebbe esserci a fine novembre, tra il 29 e il 30, con votazioni anche di sabato e domenica. Nelle giornate del 21 e 22 novembre non ci saranno sedute d’Aula per consentire alle commissioni l’esame della Manovra.