Economia

Manovra, per evitare procedura infrazione deficit/Pil al 2%

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Per trovare un compromesso con la Commissione Ue ed evitare quindi una procedura di infrazione, non è sufficiente un taglio del deficit/pil nominale nel 2019 al 2,2% dal 2,4% previsto nella manovra. Secondo indiscrezioni riportate dalla Repubblica, per chiudere la partita con Bruxelles sarebbe infatti necessario una sforbiciata dello 0,4% che porterebbe il nuovo target al 2%.

Stesse considerazioni si leggono in un articolo sul Messaggero:

“quand’anche fosse ritenuto sufficiente un obiettivo di deficit/pil nominale al 2,2% (e stando alla dichiarazione di Moscovici non lo sarebbe), il punto di partenza per Bruxelles è una stima con l’attuale manovra al 2,9%. Inoltre le previsioni di crescita sono unanimemente considerate irrealistiche. E così anche se il target dovesse essere ridotto al 2,2%, il taglio sarebbe dello 0,7%, pari a 12,6 miliardi. In ogni caso per assicurare un taglio minimo del deficit strutturale, quello che conta ai fini della supervisione Ue, Bruxelles un mese e mezzo fa riteneva fosse necessario un target di deficit nominale a quota 1,6-1,7%. Si ritiene che ora possa arrivare al massimo poco sotto il 2% del pil”.

Non a caso ieri il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, ha spiegato:

“Non discuto questa o quella cifra, non si tratta di cercare una media ma di rispettare le regole, si possono rispettare con flessibilità, ma devono essere rispettate”.

Come dire, non basta ritoccare marginalmente al ribasso l’obiettivo di deficit per superare la crisi aperta con la Commissione.

Sul fronte interno al governo, intanto, il vicepremier Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera, ha assicurato che il governo “farà di tutto per evitare la procedura di infrazione, non godiamo a essere sanzionati”.

Dal canto suo, Luigi Di Maio, invece, ha detto:

“Reddito di cittadinanza, quota 100, la flat tax per le partite Iva e l’Ires agevolata per le imprese: i capisaldi della manovra rimangono tutti lì e i saldi della legge di bilancio restano invariati. Stiamo cercando semplicemente di migliorare la quota investimenti e questo aiuta molto la manovra”. 

Mentre il governo è al lavoro per tentare un compromesso sulla manovra con Bruxelles, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt la procedura di infrazione contro l’Italia e la sua manovra sarà aperta prima di Natale.

Secondo indiscrezioni riportate del quotidiano tedesco, i recenti passi avanti fatti dall’esecutivo, in merito alle modifiche alla manovra di bilancio non avrebbero convinto la Commissione Ue.

In particolare, Valdis Dombrovskis, Vicepresidente della Commissione europea, avrebbe detto che le misure ipotizzate non saranno sufficienti ad evitare una procedura d’infrazione.