Economia

Cosa contiene la nuova bozza della Legge di Bilancio

Salgono sempre di più gli articoli all’interno della bozza della Legge di Bilancio. Secondo l’ultima che sta circolando, al momento sono 91 i provvedimenti che il Governo ha inserito nel testo.

Tra i macrocapitoli che compongono la bozza vi sono temi come sanità, pensioni, pubblica amministrazione, famiglia e revisione della spesa. Tra le misure incluse, c’è la conferma dell’estensione del taglio del cuneo fiscale per l’intero anno 2024. Per quanto riguarda le misure a sostegno della natalità, è previsto uno sgravio contributivo al 100%, tuttavia con un limite massimo di 3.000 euro all’anno, per tutte le donne lavoratrici madri, escludendo le lavoratrici domestiche. Inoltre, lo sconto sui contributi previdenziali per la parte a carico dei lavoratori dipendenti è correlato al numero di figli: per le madri con due figli, la misura perdura fino ai 10 anni del figlio più giovane, mentre per chi ha tre figli, lo sconto si estende fino ai 18 anni del figlio più giovane.

Novità delle ultime ore sono l’aumento dal 21 al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi turistici e l’aumento anche delle accise sulle sigarette, con un rialzo medio di 10-12 centesimi a pacchetto. Ma vediamo i provvedimenti principali.

Pensioni adeguate all’inflazione, come cambia l’importo minimo

La bozza della manovra prevede diverse modifiche in materia di pensioni. Per quelle fino a quattro volte l’importo minimo, cioè sotto i 2.000 euro, riceveranno un adeguamento completo all’inflazione. Per le pensioni tra 4 e 5 volte l’importo minimo, l’indicizzazione passerà dall’85% al 90%. Tuttavia, per le pensioni più alte, ovvero sopra 10 volte l’importo minimo (circa 5.000 euro al mese), l’indicizzazione scenderà dal 32% al 22%. Inoltre, l’indicizzazione rimarrà al 53% per le pensioni pari a 5-6 volte l’importo minimo, al 47% per quelle tra 6 e 8 volte, e al 37% per quelle tra 8 e 10 volte.

L’importo minimo maturato necessario per accedere all’anticipo pensionistico, con almeno 20 anni di contributi, sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. Questo significa che, secondo i valori del 2023, l’importo passa da 1.409 euro a 1.660 euro. Inoltre, il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per accedere alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi è stato rimosso.

Quota 104 e Ape sociale

La bozza della manovra introduce una Quota 104 “penalizzata” per la pensione anticipata, richiedendo almeno 63 anni di età (invece dei precedenti 62) e 41 anni di contributi. Chi opta per questa soluzione subirà una riduzione dell’importo pensionistico correlata all’età di uscita. Inoltre, si allunga la durata delle “finestre” per ottenere la pensione una volta soddisfatti i requisiti, passando da tre a sei mesi nel settore privato e da sei a nove mesi nel settore pubblico. La bozza della legge di bilancio conferma che l’Ape sociale sarà accessibile per tutto il 2024, con un aumento dell’autorizzazione di spesa di 85 milioni per il 2024, 168 milioni per il 2025 e 127 milioni per il 2026.

Opzione Donna: come accedere

Le donne lavoratrici che hanno accumulato almeno 35 anni di contributi entro il 2023 avranno la possibilità di accedere alla pensione con l’Opzione Donna, a condizione che abbiano raggiunto l’età di 61 anni. Questo requisito di età può essere ridotto di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. L’importo della pensione sarà completamente ricalcolato utilizzando il metodo contributivo.

Restano in vigore le restrizioni previste nel 2023, così come la finestra mobile di un anno per le dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome una volta soddisfatti i requisiti per ottenere l’assegno pensionistico.

Taglio agli enti locali

La manovra prevede tagli ai bilanci degli enti locali al fine di contribuire alla revisione della spesa, come richiesto da Giorgia Meloni. Secondo quanto indicato nella bozza, le Regioni dovranno effettuare un taglio di 350 milioni di euro l’anno, con l’esclusione delle voci relative ai diritti sociali e alla salute. I sindaci saranno tenuti a ridurre le spese dei comuni di 200 milioni di euro all’anno, mentre le province vedranno una riduzione di 50 milioni di euro.

Inoltre, tra le voci del capitolo sulla revisione della spesa, sono previste anche “misure per il turnover,” sebbene non siano ancora dettagliate nel documento. Queste misure per il turnover potrebbero riguardare la gestione del personale nei vari enti locali.

Taglio anche al cuneo fiscale, ma solo dal 2024

Il taglio del cuneo fiscale è stato confermato e rifinanziato solo per il 2024. Il provvedimento specifica che in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente (ad eccezione dei rapporti di lavoro domestico), verrà concesso un esonero dalla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore pari al 6 punti percentuali. Questo esonero si applica a condizione che la retribuzione imponibile, calcolata su base mensile per tredici mensilità, non superi l’importo mensile di 2.692 euro, incrementato, per quanto riguarda il mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Inoltre, è previsto un ulteriore aumento dell’esonero, pari a un punto percentuale, senza influire sul rateo di tredicesima, quando la retribuzione imponibile, calcolata su base mensile per tredici mensilità, non supera l’importo mensile di 1.923 euro, incrementato del rateo di tredicesima.

Nuova Irpef a tre aliquote, come funziona

Il decreto legislativo accompagna la manovra con una riforma dell’IRPEF che introduce tre nuove aliquote per il 2024, semplificando gli attuali quattro scaglioni di reddito. Queste nuove aliquote sono:

  • Una del 23% per i redditi fino a 28.000 euro.
  • Una del 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro.
  • Una del 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.

Inoltre, viene applicato un taglio lineare alle detrazioni di 260 euro per coloro con un reddito “complessivo superiore a 50.000 euro”. Questo taglio serve a compensare la riduzione delle aliquote e l’accorpamento dei primi due scaglioni. La soglia di esenzione fiscale per i redditi da lavoro dipendente viene innalzata a 8.500 euro e parificata a quella già in vigore per i pensionati. La detrazione per i redditi da lavoro viene aumentata a 1.955 euro nel 2024, rispetto ai precedenti 1.880 euro. Le addizionali regionali e comunali dovranno adeguarsi ai nuovi scaglioni di reddito stabiliti a livello nazionale, ma i termini per l’adozione saranno differiti.

Bonus elettrico: 400 milioni per il 2024

Nella manovra è stato approvato un limite massimo di 400 milioni di euro per il contributo straordinario per il bonus elettrico nel 2024, che sarà valido anche per il trimestre gennaio-marzo dell’anno successivo. Di questi, 200 milioni di euro verranno finanziati utilizzando le risorse disponibili nel bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali, mentre i restanti 200 milioni di euro saranno trasferiti alla Cassa entro il 28 febbraio 2024.

Il beneficio, vale la pena di ricordarlo, riguarda oltre 4 milioni di famiglie e ha sostituito il bonus riscaldamento che era stato approvato nei mesi scorsi, ma la sua applicazione è stata bloccata dall’eccessiva farraginosità del meccanismo

600 milioni per la carta sociale “Dedicata a te”

Inoltre, è stata confermata la carta “Dedicata a te” per sostenere le famiglie in difficoltà economica, che riceverà un finanziamento di 600 milioni di euro per l’anno 2024. In realtà la cifra sarà di 615 milioni, in quanto gli altri 15 saranno destinati al Fondo per gli indigenti. La carta “Dedicata a te” è destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per coloro con un Isee fino a 15.000 euro.

Mutui: proroga agli sgravi per i giovani che prendono la prima casa

Il Fondo di garanzia per la prima casa riceverà ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024. Inoltre, il regime fiscale per gli affitti brevi subirà modifiche con un aumento della cedolare secca e della ritenuta d’acconto sui canoni di locazione, che passeranno dal 21% al 26%.

Addio Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per la tampon tax

I prodotti per l’infanzia e gli articoli soggetti alla “tampon tax” non beneficeranno più dell’aliquota IVA agevolata al 5%. Invece, saranno assoggettati all’aliquota IVA standard del 10%. Inoltre, il congelamento delle tasse sulla plastica e sugli zuccheri (plastic e sugar tax) è stato confermato per un periodo ulteriore di sei mesi, fino alla fine di giugno. Queste due imposte, introdotte con la manovra del 2020 ma mai entrate in vigore, dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1 luglio 2024, a meno di ulteriori modifiche.

Aiuti alle donne lavoratrici, senza requisito di reddito

Nella bozza della legge di bilancio è previsto uno sgravio contributivo al 100%, con un limite massimo di 3.000 euro all’anno, senza alcun requisito di reddito, destinato a tutte le lavoratrici madri, ad eccezione di coloro che svolgono il “lavoro domestico”. L’agevolazione sui contributi previdenziali per la parte a carico del lavoratore dipendente è correlata al numero di figli: per le madri con due figli, l’agevolazione perdura fino ai 10 anni del figlio più giovane, mentre per chi ha tre figli, essa è estesa fino ai 18 anni del figlio più giovane.

Bonus asili nido: incrementi in arrivo

L’incremento del bonus per coprire le rette degli asili nido pubblici e privati è una misura che si applica solo ai secondi figli nati a partire dal 1° gennaio 2024 in famiglie che già hanno un figlio di età inferiore ai 10 anni e con un limite Isee massimo di 40.000 euro. L’importo di questo incremento viene aumentato a 2.100 euro, confermando l’incremento introdotto nel 2020, che aveva portato il beneficio da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro.

Cambiano fringe benefit, 2.000 euro con figli, 1.000 per tutti

Per il 2024, la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit, che è attualmente di 258 euro, verrà aumentata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per coloro che hanno figli fiscalmente a carico. Questo significa che i lavoratori potranno ricevere tali benefici fino a questi importi senza subire l’imposizione fiscale.

La legge di bilancio conferma anche, anche per il 2024, la detassazione dei premi di risultato. L’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, entro il limite di 3.000 euro, è ridotta al 5%. Questa misura agevola i lavoratori incentivando la produttività e il merito.

Aumento dei prezzi per le sigarette

Sono previsti aumenti dei prezzi delle sigarette nel 2024, con un incremento di circa 10-12 centesimi per pacchetto. Questo aumento riguarderà anche il tabacco riscaldato. Inoltre, la tassazione sul tabacco trinciato aumenterà, con esperti del settore che stimano un impatto di circa 30 centesimi per busta.

Per quanto riguarda le sigarette elettroniche, è previsto un piano di incrementi annuali. Nel 2025 e nel 2026, la tassazione aumenterà del 1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina.

Sanità: le cifre stanziate per il 2024, 2025 e 2026

La bozza della legge di bilancio conferma il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale con le seguenti cifre:

  • 3 miliardi di euro per il 2024.
  • 4 miliardi di euro per il 2025.
  • 4,2 miliardi di euro a partire dal 2026.

In tale cifra sono però compresi 300 mln destinati alla Sicilia per il 2023, con il dl che precede la manovra, a titolo di “concorso all’onere derivante dall’innalzamento della quota di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria”

Sempre in tema sanità, per consentire l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è prevista una quota di 50 milioni di euro per il 2024 e una quota di 200 milioni di euro a partire dal 2025. Questi fondi saranno presi dal livello standard del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale. Infine, è confermato un aumento della spesa di 250 milioni di euro per il 2025 e di 350 milioni di euro a partire dal 2026, che saranno destinati al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.

Ufficiale la riduzione del Canone Rai

Il canone Rai per il 2024 sarà ridotto a 70 euro. La bozza della legge di bilancio prevede che, per migliorare la qualità dei servizi pubblici radiofonici, televisivi e multimediali su tutto il territorio nazionale, sia riconosciuto alla Rai un contributo di 430 milioni di euro per l’anno 2024.

Cambia il tax credit per il cinema

La nuova legge di bilancio prevede cambiamenti significativi per il sistema di tax credit nel settore cinematografico. La bozza della legge stabilisce che la percentuale di spesa su cui applicare l’agevolazione per le opere cinematografiche sarà fissata al 40%, ma questa aliquota potrà essere modificata per diverse ragioni. In particolare, potrà essere rimodulata “per esigenze di bilancio”, “in relazione alle dimensioni dell’impresa o dei gruppi di imprese” o “in relazione a determinati costi eleggibili o soglie di costo eleggibile”. Questo permette una certa flessibilità nell’applicazione dell’agevolazione fiscale alle produzioni cinematografiche. Inoltre, la bozza della legge di bilancio introduce una multa per dichiarazioni infedeli relative ai costi su cui viene applicata la tax credit. Le multe variano da 10.000 a 50.000 euro.

Un’altra modifica riguarda la compensazione per i membri della commissione incaricata di selezionare le opere prime o i giovani registi destinatari di contributi statali nel settore cinematografico. La legge attuale prevede che gli esperti non abbiano diritto a compensi, gettoni, indennità o rimborsi spese, salvo il rimborso delle spese effettivamente documentate. Tuttavia, la bozza della legge di bilancio prevede un budget annuo di 500.000 euro a partire dal 2024 per tali compensazioni.

Migranti, c’è il fondo per l’accoglienza

Nel prossimo anno in arrivo 200 milioni di euro per finanziare il fondo per l’accoglienza dei migranti, che va a sostegno anche dei comuni coinvolti e dei minori non accompagnati. La bozza della legge di bilancio integra le risorse previste dal dl anticipi per il capitolo migranti, pari nel 2023 a 46 milioni. Lo stanziamento nel 2025 sale a 300 milioni, mentre per l’anno successivo le risorse sono pari nuovamente a 200 milioni. A partire dal 2024 la manovra del governo prevede poi un contributo di un milione di euro per potenziare l’attività di prevenzione e assistenza sanitaria e socio-sanitaria per i migranti che sono in condizioni di vulnerabilità sociale ed economica. Le risorse saranno a favore dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (ente del servizio sanitario nazionale) e serviranno anche alla promozione delle competenze del personale sanitario.

Obbligo di assicurazione contro le calamità naturali, multe salate a chi non lo farà

Secondo la bozza della legge di Bilancio, tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese con sede legale all’estero che hanno una stabile organizzazione in Italia saranno obbligate a stipulare contratti assicurativi entro il 31 dicembre 2024. Questi contratti dovranno coprire i danni alle immobilizzazioni materiali direttamente causati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale, tra cui sismi, alluvioni, eruzioni vulcaniche, fenomeni di bradisismo, frane, inondazioni ed esondazioni.

Chiunque non rispetti questa obbligazione e venga scoperto sarà soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie, che possono variare da 200.000 euro a 1.000.000 di euro.