In caso di bocciatura della manovra da parte di Bruxelles, opzione che al momento sembra certa, il Governo ha un piano B. A dispetto delle dichiarazioni del vicepremier leghista, Matteo Salvini, che ieri ha confermato la volontà dell’esecutivo di andare avanti con le riforme previste del DEF, il Messaggero riferisce dell’esistenza di un piano alternativo per trovare un accordo con Bruxelles.
Ovvero di una “rimodulazione del reddito di cittadinanza e di quota 100 per la pensione, se i mercati finanziari dovessero colpire duro e se lo spread schizzasse alle stelle. Arrivando anche a trattare con la Ue”
Un approccio, secondo quanto riferisce il quotidiano romano, confermato alla cena di governo ieri sera in cui si Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Salvini avrebbero deciso che qualora le dovessero mettere davvero male, “il reddito di cittadinanza e la revisione della legge Fornero potrebbero essere rinviati, o diluiti”.
Il piano B potrebbe scattare
Se venerdì Standard & Poor’s dovesse praticare un declassamento del debito italiano più violento di quello di Moody’s e se i mercati, dopo la prevista e scontata bocciatura della manovra economica oggi da parte della Commissione Ue non dovessero concedere margini d’azione.
Il governo insomma cerca di abbassare i toni, come ha suggerito anche il presidente Sergio Mattarella. Diversa la situazione, in caso di calma relativa sui mercati finanziari nelle prossime settimane.
I leader Lega e 5Stelle già fanno sapere che non arretreranno di un millimetro. La manovra «non verrà modificata». E sono pronti a giocare una campagna elettorale d’attacco contro «gli euroburocrati», appuntandosi sul petto le medaglie della bocciatura di Bruxelles (sollecitata da molti premier del Nord) e la conseguente procedura d’infrazione.