ROMA (WSI) – Il tanto atteso taglio dell’Ires per le imprese al 24% sarà operativo dal 2017, ma è possibile un anticipo al 2016 “se le regole europee permetteranno di utilizzare la clausola per le misure urgenti sull’emergenza immigratoria”. Così ha commentato il premier Matteo Renzi subito dopo l’annuncio dell’adozione da parte del Consiglio dei Ministri della Legge di Stabilità.
Il taglio Ires dovrebbe costare all’Erario 3,8 miliardi di euro per il primo anno e 4 miliardi nel secondo. “Bruxelles non è il maestro che fa l’esame, non ha i titoli per intervenire” ha detto Renzi in merito al possibile anticipo al 1 gennaio 2016 del taglio Ires – “in questi anni c’è stata subalternità psicologica dell’Italia verso gli eurocrati. Certo di deve consigliare ma non ci deve dire la tassa da tagliare”.
Per l’intera manovra servono tra i 26,5 ed i 29,6 miliardi di euro e la stima più prudenziale non tiene conto della cosiddetta “clausola migranti” che vale 3,1 miliardi di euro. Tra le altre cose, prevede sgravi del 40% per le aziende che assumeranno.
(Aca-DaC)