(9Colonne)- Rabat, 27 lug – Non sarà più sufficiente più la conoscenza del Corano e della lingua araba per gli ulema marocchini. Lo rivela l’agenzia Misna, spiegando che nel paese nordafricano d’ora in avanti gli ulema, i dotti musulmani di “scienze religiose”, saranno valutati anche sulla padronanza di almeno altre due lingue, francese e inglese. “Per essere ammessi nella nostra scuola, i candidati dovranno ottenere almeno un voto di 12 su 20”, ha detto alla stampa Khalid Saqui, vicedirettore dell’istituto ‘Dar al hadith al Hassani’ a Rabat. “Vogliamo che i futuri ulema formati dalla nostra scuola – ha aggiunto – sappiano perfettamente la teoria islamica ma anche le teorie religiose dell’Occidente e dell’Oriente per essere capaci di dialogare con tutte le religioni”. La scuola religiosa riceve ogni anno su concorso 50 studenti per il primo ciclo e altri 50 per il secondo (dottorato).