Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di venerdì si è chiusa con listini azionari in calo e spread in rialzo.
Oltre alla notizia sulle perdite di JP Morgan sui listini ha pesato il nuovo piano relativo al sistema finanziario spagnolo. Il governo chiederà infatti alle banche di aumentare gli accantonamenti sui portafogli di prestiti immobiliari non deteriorati portandoli al 30% dal 7% e aumenterà al 45% gli accantonamenti totali richiesti sull’intero portafoglio di asset e prestiti immobiliari.
Le banche inoltre saranno obbligate a spostare gli asset problematici in entità separate. Le banche hanno inoltre un mese di tempo per presentare eventuali piani di fusione.
La Commissione europea ha rilasciato le nuove stime di crescita per l’area Euro. Nel 2012 Francia e Germania saranno le uniche due principali regioni che chiuderanno con un pil in positivo (allo 0,5% e 0,7% rispettivamente). Il pil italiano e spagnolo sono attesi calare dell’1,4% e 1,8%. Nel complesso il pil dell’intera area scenderà dello 0,3%. Sul fronte dei conti pubblici l’Italia risulta tra i paesi più virtuosi con un deficit/pil al 2% contro il 4,5% della Francia e 6,4% della Spagna.
Questa mattina partenza negativa dei mercati europei (borse in calo, spread in rialzo sulla scia delle notizie arrivate dalla Germania e dalla Grecia).
In Germania la cancelliera Merkel ha subito una forte sconfitta nelle elezioni regionali del Nord Reno-Westfalia, lo stato più popoloso della nazione. La Cdu della cancelliera ha ottenuto il peggior risultato dalla seconda guerra mondiale (26% da 35%), a vantaggio del partito di opposizione Spd (39% da 35%). Risultato positivo per gli alleati della Merkel Fdp.
La regione è comunque in mano alla coalizione dell’opposizione (Sdp e Verdi), probabilmente beneficiando della campagna elettorale della Merkel all’insegna dell’austerità che ha raggiunto oltre il 50% dei voti beneficiando della campagna elettorale critica nei confronti della politica di austerità della Merkel richiesta con riferimento anche al lender che ieri è andato al voto. Alle 13 è attesa la conferenza stampa della Merkel.
In Grecia proseguono le consultazioni del presidente Papoulias di formare un nuovo governo di unità nazionale. Oggi è atteso l’ultimo tentativo prima di eventuali elezioni anticipate il prossimo 10 o 17 giugno, per le quali i sondaggi danno in testa il partito di sinistra radicale Syriza con circa il 25%. Aumentano pertanto i rischi di un’uscita del paese dall’area Euro.
L’agenzia di rating Fitch ha dichiarato che in caso di fuoriuscita della Grecia dall’Euro i paesi che hanno un outlook negativo, tra cui l’Italia, sono a rischio di downgrade.
In Italia oggi sono attese emissioni sul medio lungo termine fino a 5,25 Mld€.
In settimana attese emissioni spagnole e del fondo EFSF.
Questo pomeriggio è previsto l’Eurogruppo (incontro tra i ministri delle finanze dell’area Euro).
Negli Usa, indice S&P500 in calo sulla scia della forte perdita di JPMorgan che ha chiuso la sessione in calo di circa il 10%, impattando negativamente sull’intero comparto finanziario.
Sul fronte macro l’indice preliminare della fiducia dei consumatori di maggio ha segnato un nuovo record da gennaio 2008, grazie soprattutto al miglioramento prospettico segnalato soprattutto dalla fascia di consumatori a più elevato reddito (oltre i 75.000$), a fronte invece di un lieve calo della componente corrente.
In settimana focus soprattutto sulle minute dell’incontro Fed di fine aprile e sui dati sulle vendite al dettaglio di aprile.
Valute: la moneta unica perde terreno questa mattina vs dollaro scivolando sotto 1,29. La tornata elettorale in Germania, che ha visto uscire sconfitta la Merkel e l’ennesimo tentativo non andato a buon fine per formare un governo greco, hanno innescato le vendite. La resistenza da monitorare è 1,29 mentre il supporto è 1,285/1,28.
Andamento misto per lo yen con la valuta nipponica in lieve deprezzamento vs dollaro e stabile vs euro. Questa settimana vs euro i supporti da monitorare si collocano a 102,75 e 102, le resistenze a 104 e 105. Verso dollaro supporto a 79,40 e resistenza a 80,60.
Yuan cinese in deprezzamento vs dollaro dopo il taglio nel week end di 50pb del tasso di riserva obbligatoria per le grandi banche a (in vigore dal 18 maggio) alla luce dei segnali di rallentamento dell’economia.
Materie Prime: prosegue il calo delle materie prime con l’indice GSCI ER ai minimi da fine dicembre. All’interno dell’indice solamente il gas naturale Usa (+0,9%) ed il nichel (+0,2%) hanno chiuso in rialzo. Prosegue il calo del petrolio con il Brent (-0,4%) in prossimità dei 111$/barile ed il Wti (-1%) poco sopra i 95$. L’Arabia Saudita ha dichiarato che il Brent dovrebbe negoziare a 100$/b poiché c’è un eccesso di petrolio in circolazione. Andamento negativo anche per i preziosi, i metalli industriali e gli agricoli.
I dati della Cftc mostrano che la scorsa settimana gli speculatori hanno ridotto in misura marcata le posizioni nette che puntano ad un rialzo dei prezzi delle materie prime, portandole ai minimi da 15 settimane.
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