Le materie prime sono le protagoniste da tenere sott’occhio in questo periodo di tensioni legate alla guerra in Ucraina. La geopolitica rimane l’obiettivo principale per gli investitori poiché i mercati finanziari stanno digerendo ancora le ricadute degli eventi di questo fine settimana, in cui gli Stati Uniti e l’UE, insieme ad altri Stati occidentali, hanno rimosso alcune banche russe da SWIFT, congelando anche alcune delle attività della Banca centrale russa.
In risposta a questo annuncio, i mercati delle materie prime sono cresciuti con l’oro che è salito di oltre il 2% questa notte, lasciando un ampio gap di prezzo da colmare, per raggiungere un massimo di $1928. Nel frattempo, i future sul greggio Brent sono saliti a $105 al barile. Tuttavia, dall’apertura iniziale, sia l’oro che il petrolio hanno ridotto la maggior parte dei loro guadagni.
Analisi materie prime: oro e Brent
Oro: Mentre il metallo prezioso ha visto un aumento considerevole nella seduta di oggi, la mancanza di ulteriori movimenti rialzisti verso i massimi precedenti di $1974 suggerisce che gli investitori rimangono prudenti data la brusca inversione di tendenza della scorsa settimana. Inoltre, vale la pena notare che, con le sanzioni alla Russia, è difficile per la Banca centrale di Mosca utilizzare le sue riserve in valuta estera per fornire stabilità al rublo russo. Tuttavia, sebbene ciò riguarderà anche le loro riserve auree, sarà più difficile sanzionare con successo dato che la maggior parte delle riserve auree russe risiede in casa. A sua volta, gli occhi saranno puntati su ulteriori annunci riguardanti le riserve auree da parte della Banca centrale russa che in giornata ha aumentato i tassi al 20% dal 9,5%.
Il supporto si trova a 1875-80, che segna il minimo delle ultime settimane e il picco del 21 novembre, dove una chiusura al di sotto apre le porte verso i 1850 dollari.
Petrolio: Proprio come l’oro, anche il petrolio ha lottato per estendere i guadagni. Ricordiamo che una delegazione dei governi di Russia e Ucraina sta negoziando una tregua, l’attenzione si concentra sulla possibilità di ottenere una svolta per avviare colloqui a un livello superiore. Dato che il contesto rimane estremamente fluido, la volatilità persisterà. Sul lato superiore, la prossima resistenza si trova a 105,80 con supporto invece a 96,50-80 dollari.