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Matisse, il pittore della Joie de vivre

L’imperdibile mostra dedicata ad uno dei più grandi protagonisti della pittura del Novecento Henry Matisse (1869-1954) è ospitata al Centro Culturale Candiani di Mestre con un titolo evocativo: “Matisse e la Luce del Mediterraneo” fino al 4 marzo 2025. Cinquanta opere provenienti dalla collezione della Galleria Internazionale d’ Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia e da prestigiosi prestiti da parte di musei come il Philadelphia Museum of Art, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée de Beaux- Arts di Bordeaux, la Nàrodni Galerie di Praga solo per citarne alcuni.

Folgorato dai colori del Mediterraneo.

Il tema principale della mostra è la relazione fra Matisse e il Mediterraneo e la sua incantevole luce, così potente da trasformare i paesaggi affacciati sulle sue coste in meravigliose opere d’arte naturali, un ambiente magico che affascinò e ispirò non solo Matisse, ma anche altri artisti presenti in mostra con cui le opere di Matisse dialogano. Henri rimarrà incantato dai caldi colori del Sud della Francia, di Marsiglia, Saint Tropez e Nizza che diventerà suo rifugio artistico e ultima sua residenza, morirà a Nizza nel 1954. Sarà proprio grazie ad un viaggio, nel 1905, con l’amico e collega André Derain, lungo la costa mediterranea, a Collioure, che Matisse rivoluzionerà la sua pittura, allontanandosi dal gruppo postimpressionista, dal divisionismo pacato e discreto della sua opera “Lusso, Calma e Voluttà” del 1904, incendiando le sue tele con un’esplosione di colori vivaci, complice la natura selvaggia e la luce calda del Midi, violenti a volte innaturali.

La liberazione del colore protagonista assoluto della tela non semplice strumento pittorico. Matisse si preparava di lì a poco a partecipare con il suo capolavoro “Joie de Vivre” (1906) all’esposizione al Salon d’Automme, di un gruppo di artisti francesi, di formazione diversa, che saranno proprio in quell’occasione definiti dal critico d’arte Louis Vauxcelles, impressionato dal loro spregiudicato uso del colore, “Les Fauves” (le belve). Il colore è protagonista, è necessario per raggiungere una maggiore potenza espressiva, secondo i Fauves è un’esperienza emotiva istintiva, invade prepotentemente lo spazio, ma soprattutto è dipinto direttamente sulla tela, nessun disegno preparatorio, le pennellate sono piene e omogenee. Il gruppo dei Fauves ebbe vita breve, dal 1905 al 1907, ma cambiò il modo di dipingere e Matisse ne fu uno dei maggiori rappresentanti.

Divisa in sette sezioni la mostra di Matisse esplora altre tematiche in aggiunta alla relazione fra Matisse e il mar Mediterraneo. Così la quinta sezione dal titolo “Arabesco e Decorazione” è dedicata alla sua passione per la decorazione e i suoi sinuosi arabeschi sono rappresentati in preziose litografie, espressione e decorazione per Matisse sono una cosa sola; un’altra sezione invece titolata “Lusso, Calma e Voluttà” raccoglie alcuni suoi capolavori come “Giovane ragazza in un interno giallo” del 1921, una scena tipica dei dipinti di interni di Nizza realizzati da Matisse i primi anni Venti. Le modelle sono protagoniste nei suoi quadri, così come spiega Matisse sono: “figure umane non figuranti in un interno, rappresentano il soggetto principale del mio lavoro”. Infine, un’ultima sezione chiude l’esposizione dal titolo significativo
“Dal Colore alla Forma” l’ultima innovativa evoluzione artistica del grande Maestro, un’esplosione di creatività, i suoi papiers découpés, fogli di carta colorati ritagliati e incollati nel quale il grande pittore porta l’espressione all’estrema sintesi, i Papiers sono l’apice di un percorso artistico di sperimentazione dell’artista con forme e materiali diversi alla ricerca di un nuovo modo di esprimere l’arte.

Un artista eclettico.

Matisse non fu nel corso della sua vita solo un pittore, ma anche un incisore, uno scultore e un illustratore. Nel 1947 Henri realizzò un famoso libro d’artista dal titolo “Jazz”, in cui raccolse i suoi pensieri e una serie di stampe a collage colorate, fra queste tavole, la più famosa è “Icaro” presente in mostra, prezioso prestito del Musée de Beaux – Arts di Bordeaux. Matisse è il pittore del colore, della gioia di vivere, della luce, la sua pittura è una vocazione alla felicità, ma è anche ricerca di calma e tranquillità nella calda luce del Midi francese e del Mediterraneo. Che cosa c’è di meglio?

 

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di dicembre del mensile Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.