(9Colonne) – Roma, 12 feb – I numeri dell’indagine Istat resa nota oggi parlano chiaro: nel 2005 sono stati celebrati solo 250.000 matrimoni, mentre le convivenze si attestano oltre le 500.000, e continuano a crescere. Perché i matrimoni diminuiscono e le convivenze aumentano? Una risposta la fornisce il presidente del Moige (Movimento italiano genitori), Maria Rita Munizzi: “Se dei giovani venissero da me per un consiglio non potrei tralasciare i contro, dal punto di vista fiscale, che un matrimonio può comportare. Nonostante la nostra Costituzione sancisca che la famiglia contribuisce alla produzione di benefici per l’intera collettività, quali ad esempio la crescita demografica e la capacità di rendere maggiormente egualitaria la distribuzione dei redditi, il trattamento fiscale dei redditi familiari è penalizzante perché nel nostro Paese, la tassazione da separati comporta, a parità di reddito complessivo, un onere fiscale più elevato sia per le famiglie monoreddito che per quelle numerose. Inoltre la presenza di familiari a carico determina una diminuzione di capacità contributiva di cui si tiene conto solo in maniera limitata ed incostituzionale, come dichiarato in più sentenze dalla Consulta”. Insomma, sposarsi non conviene.