ROMA (WSI) – Il mattone italiano torna a sedurre gli investitori esteri, afferma il Wall Street Journal: l’ammontare di transazioni è risalito ai valori di oltre 5 anni fa, e si fa rivedere gente che si teneva alla larga dalla Penisola fin dall’inizio della crisi finanziaria globale.
Nei primi nove mesi dell’anno le compravendite immobili ad uso commerciale con almeno una parte estera in Italia hanno raggiunto quota 2,75 miliardi di euro, rappresentando il 79 per cento del totale delle transazioni in questo segmento. E secondo i dati della società di ricerche Real Capital Analitics si tratta del valore più sostenuto dal 2007.
Se in generale è risalita la fiducia sull’area euro, secondo il quotidiano un fattore di richiamo del mercato immobiliare italiano è che a differenza di quelli di altri paesi – come Londra, Parigi o Germania e Svezia, località che tradizionalmente richiamano gli investitori esteri – non ha ancora pareggiato i livelli precrisi.
Tuttavia permangono dei problemi, non tutti sono convinti del ritorno in Italia, né tutti in Italia sono entusiasti di vendere immobili di pregio ceduti agli stranieri. Il Wsj cita lo sciopero proclamato al Corriere della Sera dopo l’annuncio della possibile vendite dalla storica sede milanese (ma omette di citare il contestuale pesante piano di risutrutturazione presentato).
Inoltre secondo il quotidiano molti investitori esteri restano diffidenti rispetto al quadro normativo e istituzionale italiano, lamentando la mancanza di trasparenza e chiarezza. (TMNEWS)