Milano è la città preferita dei paperoni di tutto il mondo che investono in Italia, ad attirarli anche la flat tax che offre loro un’imposta forfettaria annua di 100mila euro. Questo uno dei trend principali emersi da “The Wealth Report 2024”, l’analisi cardine pubblicata con cadenza annuale da Knight Frank, una delle più importanti agenzie immobiliari indipendenti a livello globale. Vediamo cosa è emerso nell’analisi.
L’aumento dei paperoni in Italia
In particolare, nell’ultimo trimestre del 2023, la ricchezza netta individuale necessaria in Italia per accedere alla top 1% – ovvero la cerchia delle persone più ricche del pianeta – equivaleva a 548.000 dollari. Sempre più UHNWI acquistano attici a Milano da utilizzare come prima casa, attratti da generosi incentivi fiscali come la flat tax, che consente ai residenti in Italia di pagare un’imposta forfettaria annua di 100.000 euro sul reddito estero. Il regime fiscale può essere esteso anche ai familiari, con un’ulteriore tassa annuale di 25.000 euro.
Quando la flat tax è stata introdotta in Italia nel 2017, solo 98 persone hanno approfittato di questo regime fiscale; tuttavia, il numero è cresciuto costantemente, passando a 549 individui nel 2020 e a 1.339 nel 2021, secondo i dati ufficiali di The Guardian. Ad ottobre 2023, il Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha annunciato 24 miliardi di euro di tagli alle tasse, impegnandosi ad aumentare le retribuzioni dei dipendenti del settore pubblico fino al 2024, nonostante le incertezze economiche.
Milano al centro dell’attenzione
Milano rappresenta il principale polo di ricchezza del Paese, collegato da due aeroporti e facilmente raggiungibile dalle Alpi, dal Lago di Como e dalla costa ligure. Con il successo della flat tax, però, è emersa una nuova sfida: la carenza di alloggi adeguati. La popolazione di Milano è aumentata del 10% nell’ultimo decennio, esercitando una pressione su entrambe le estremità della scala abitativa. I prezzi medi delle abitazioni sono passati dai 3.883 euro al metro quadro di cinque anni fa a un massimo di 5.345 euro a novembre 2023. Nel centro della città, i prezzi possono raggiungere i 10.466 euro al metro quadro.
La maggior parte degli immobili di pregio si trova in strutture esistenti, quindi, a differenza di molte altre località, il mercato immobiliare milanese non è trainato dalla presenza di nuove costruzioni. L’offerta deriva dalla riqualificazione di edifici esistenti, e quelli disponibili vengono acquistati da developer che spendono milioni per comprare appartamenti da mettere poi in affitto. Data la mancanza di stock immobiliare a Milano, gli acquirenti miliardari optano per appartamenti e per “proprietà trofeo” in cui vivere, a breve distanza dal centro città.
Il fascino del Bel Paese
Secondo i risultati dell’Attitude Survey, sondaggio condotto ogni anno da Knight Frank sui propri clienti, oltre che su advisor, consulenti bancari e family officer, il 4% degli intervistati ha indicato l’Italia come località preferenziale per l’acquisto di una casa. In Italia nel 2023 gli investitori privati hanno destinato 0,7 miliardi di dollari agli immobili commerciali (CRE – Corporate Real Estate), dato in diminuzione del 58% rispetto al 2022.
In Italia nel 2023 sono stati registrati 952 UHNWI – ultra-high net worth individual, individui con patrimonio netto elevato di più di 30 milioni di dollari rispetto ai 15.364 del 2022. Si è verificata quindi una crescita del 3,8%, che arriverà al 18,7%, con un numero previsto di 18.929 “paperoni” nel 2028. Secondo il Prime International Residential Index (PIRI 100) di Knight Frank, i prezzi degli immobili di lusso sono aumentati in alcune località italiane: +6,2% sul Lago di Como, +5,5% a Firenze, +4,5% a Roma, +3,5% a Milano, +2,5% a Venezia e +2% a Lucca.