Ci troviamo di fronte ad una fase di forte volatilità soprattutto e come al solito in Europa. Anche gli indici americani stanno però ritracciando dopo aver quasi recuperato i massimi di inizio settembre. Le ragioni sono più che note. A livello globale purtroppo la pandemia covid, che in alcune aree sembrava essersi fermata (Europa in primis), è tornata a mordere con forza. A livello globale i casi totali hanno superato i 44 milioni, con oltre 1 milione di morti.
La Francia ha optato per un lockdown di un mese, la Germania sta pensando di farlo per qualche settimana e come sappiamo, l’Italia ha già messo in campo misure restrittive con l’ultimo DPCM.
Non solo, si comincia a parlare anche di lockdown europeo. La paura degli operatori è naturalmente che lockdown nazionali in Europa possano incrinare la ripresa che l’economia europee già deboli stavano timidamente realizzando.
A tutto ciò si aggiunge anche l’imminente elezione USA. Anche in questo caso, i dati degli ultimi sondaggi evidenziano un netto vantaggio di Biden ma che potrebbe avere difficoltà al senato.
Secondo il sito RealClearPolitics.com nella battaglia per il Senato, Trump sarebbe in vantaggio. Una vittoria netta dei Repubblicani al Senato sarebbe un problema in caso di vittoria di Biden, rendendo più difficile approvare le importanti riforme strutturali e fiscali che i democratici puntano a fare. Uno scenario dunque difficile che ben si è riflesso nel VIX, l’indice della volatilità implicita delle opzioni, che è tornato a 40 punti.
Maxi Cedola tra il 10 e il 18% a dicembre utile alla compensazione delle minusvalenze
In uno scenario incerto come questo i certificati d’investimento possono rappresentare una valida alternativa d’investimento, soprattutto se la barriera è a scadenza, come per i Cash Collect. Questi ultimi pagano cedole periodiche condizionate e forniscono una protezione condizionata del capitale a scadenza (condizionata dalla chiusura del sottostante o dei sottostanti il certificato rispetto al livello barriera).
BNP Paribas di recente ha lanciato sul mercato la nuova gamma di Maxi Cash Collect su panieri di azioni. Di fatto, dei Cash Collect con effetto memoria e possibilità di rimborso anticipato e due peculiarità: avere un maxi premio iniziale dopo il terzo mese (prima data di valutazione 7 dicembre) che va dal 10 al 18% e una doppia barriera (premio e a scadenza).
Per quanto riguarda il maxi premio, nell’evenienza non venga distribuito, perché il prezzo del sottostante peggiore alla data del 7 dicembre è inferiore al livello barriera premio (60 o 70% dello strike), l’investitore potrà recuperare successivamente tale premio. Questo infatti viene conservato in memoria e può essere pagato nelle successive date di valutazione trimestrali (effetto memoria). Le cedole successive sono del 1%.
Il certificato inoltre ha anche la possibilità di rimborso anticipato. Infatti, a partire dal 6° mese (data di valutazione 8 marzo), se tutti i titoli del paniere sono al di sopra dei rispettivi strike, il certificato scade pagando il valore nominale più la cedola, più eventuali cedole non pagate. Se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è al di sotto del livello barriera a scadenza, il certificato paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere, con conseguente perdita sul capitale investito.
A scadenza gli scenari possibili sono tre. Se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al rispettivo livello di barriera premio il certificato rimborsa il valore nominale (100 euro per certificato) + la cedola più eventuali cedole non pagate. Se invece anche solo un sottostante del paniere è sotto il livello barriera premio, ma la quotazione di tutte le azioni è superiore alla barriera a scadenza, il certificato rimborsa il valore nominale.
Ricordiamo inoltre che questa tipologia di prodotto viene spesso utilizzata per la compensazione delle minusvalenze presenti nello zainetto fiscale in scadenza a fine anno. Questo proprio in virtù della maxi cedola e di una caratteristica tipica dei certificati: i redditi generati da questi prodotti sia le eventuali plusvalenze che i premi pagati sono considerati redditi diversi e in quanto tale possono essere utilizzati per la compensazione (ai fini fiscali) con le minus generate da altri prodotti finanziari.
Diversi i basket proposti da BNP Paribas alcuni a due sottostanti, altri a tre. Interessante l’ISIN: NL0015443391 strutturato su tre titoli del settore energy: Edf, Enel e Eni. In questo caso la barriera premio è del 70% e del 50% quella a scadenza. Maxi premio del 13%. Sono in realtà diversi i basket tematici come il certificato ISIN: NL0015443433 su Tlc con sottostanti Telecom, Telefonica e Vodafone. Qui il premio arriva al 18% essendo i sottostanti ben più volatili.
Ancora, l’ISIN: NL0015443425 su Bmw, FCA e Volkswagen investe sul comparto automotive europeo e paga una maxi cedola potenziale del 10%.