Meloni vuole innalzare il tetto della flat tax. Ma è polemica dopo dati sull’evasione fiscale
Si riduce l’evasione fiscale in Italia, anche se il pagamento dell’Irpef va in decisa controtendenza. Secondo la Relazione sull’evasione fiscale e contributiva allegata alla Nadef e pubblicata il 5 novembre scorso dal ministero dell’Economia, il tax gap, cioè ovvero la differenza fra il gettito potenziale e quello reale, è salito nel 2020 al massimo storico del 68,7% fra i lavoratori autonomi e le imprese, sottraendo dalla casse dello Stato 27,65 miliardi di euro. La situazione non brilla tra i dipendenti: gli ultimi dati disponibili, ovvero quelli del 2019, mettono in evidenza che per effetto del lavoro nero l’imposta sfuggita al fisco sale, anche se di poco, a 4,6 miliardi dai 4,4 dell’anno precedente.+
Autonomi ed evasione fiscale
Ma torniamo ai dati sugli autonomi. Dietro questi numeri, secondo gli esperti, ci sarebbe la questione dei “falsi minimi”. In particolare, dal 2019, l’entrata in vigore in Italia del regime forfettario per le partite Iva che guadagnano meno di 65 mila euro l’anno ha alimentato false dichiarazioni sugli introiti. Per questi soggetti, la tassazione non è progressiva, ma fissa al 15%. Quindi, l’incasso di un solo euro in più e porterebbe a versare le tasse secondo la normale aliquota Irpef del 43%.
La questione appare particolarmente importante alla luce della decisione del nuovo governo di portare all’innalzamento della soglia per il regime forfettario, nonostante i rischi evidenziati nella Relazione sull’evasione allegata alla Nadef (la soglia “può generare comportamenti anomali”, con la possibile tendenza a “sottodichiarare” per poter avere il beneficio).
Il possibile innalzamento della soglia per il regime forfettario
La soglia per autonomi e partite Iva sarà estesa dagli attuali 65 mila euro. Tuttavia, la misura sarà meno ambiziosa del previsto: si puntava ai 100 mila euro, ma l’asticella dovrebbe fermarsi a 85-90 mila, annuncia il sottosegretario all’economia, Federico Freni, che conferma anche come sia allo studio l’ipotesi di ridurre la soglia da cui scatta la riduzione delle detrazioni.
Di fronte alla decisione del Governo di Giorgia Meloni, si è aperto un dibattito. Tra chi sostiene che l’allargamento della platea della flat tax ridurrà l’evasione perché più persone accetteranno di pagare una tassa ‘giusta’, senza evadere una tassa considerata ‘sbagliata’, perché ‘troppo alta’. Chi invece continua a insistere su una misura che ‘premia’ gli autonomi e che contribuisce in questo modo all’evasione.