Membro Fed loda Bitcoin: “colpo di genio”, minaccia positiva per le banche centrali
NEW YORK (WSI) – La scorsa settimana David Andolfatto, vice presidente della Fed di St.Louis, ha pubblicato una presentazione sui Bitcoin, diventando così uno dei funzionari più importanti nello studio della critpo moneta.
Molto interessante è stata la sua risposta ad una precisa domanda: “Ha detto che il Bitcoin potrebbe rappresentare una minaccia per le banche centrali. Cosa intende dire con questo?”
Ecco la sua risposta: “Credo che la sua esistenza rappresenti una minaccia, ma che questo sia una cosa molto positiva. Obbliga sia la Fed, sia le altre banche centrali, ad avere politiche responsabili, altrimenti vi sarebbe il forte rischio che molte persone passino a un’alternativa alla valuta nazionale”.
“Molti paesi impongono dei controlli sulla valuta in circolazione. In Albania, ad esempio, si subiscono conseguenze gravi se ci si fa trovare con dei dollari in tasca. Lo scopo dei controlli valutari è infatti quello di stimolare la domanda di valuta nazionale, perché sia la banca centrale che il governo non vogliono che la gente smetta di usare la valuta nazionale per una qualsiasi alternativa, che costringerebbe in quel caso il governo a comportarsi in modo più responsabile, visto che si creerebbe un’alternativa”.
“In passato a causa delle banconote di carta, il divieto di valute era molto più semplice da attuare. Ma ora ognuno ha un cellulare o un PC e in questo modo come si fa a far rispettare i controlli valutari? Non esiste un’autorità centrale, le persone fanno acquisti usando i loro telefoni e i governi dovrebbero adottare misure complesse se vogliono impedire che ciò accada”.
“Questo sicuramente non accadrà negli Stati Uniti, ma vi sono altre tecnologie che stanno nascendo che potrebbero minacciare e disciplinare in futuro le banche centrali”. Prima tra queste è il Bitcoin.