A un certo ci sarà una fase di correzione. I mercati sono innervositi dalle prospettive di una guerra commerciale a tutto campo e per il conpresidente di JP Morgan Daniel Pinto le Borse potrebbe calare di anche il -40% nei prossimi 2-3 anni. Ma il ribasso stimato non va calcolato dai livelli attuali, bensì dai nuovi record assoluti. Secondo quanto riferito dal top manager in un’intervista concessa a Bloomberg (vedi video sotto) si materializzerebbe infatti in un secondo momento.
Prima di prendere la strada dei ribassi, infatti, secondo l’uomo d’affari Wall Street ha ancora un anno davanti per salire di livello, dal momento che “è rimasto ancora un anno di vita al ciclo attuale“. Secondo Bloomberg se i dazi imposti da Trump fossero più di quelli previsti dal mercato, i trader potrebbero vendere titoli azionari.
Oltre ai timori scatenati dai dazi che il presidente americano Donald Trump ha deciso di imporre contro le importazioni di alluminio e acciaio da paesi partner, a preoccupare gli investitori, secondo il dirigente di JP Morgan, sono gli incrementi dei tassi di interesse in vista in tutto il mondo.
La Bce di Mario Draghi si appresta a dare indicazioni ulteriori sul piano di uscita dal bazooka monetario e se dovesse in futuro accennare a una situazione più rosea del previsto per economia e inflazione. l’effetto sui mercati potrebbe essere simile a quello a cui abbiamo assistito quando le parole di Jerome Powell nella sua prima audizione al Congresso Usa, martedì scorso, sono state interpretate come particolarmente aggressive in ottica di politica monetaria.